
Bergomi: "Bayern favorito sull'Inter. Triplete? Possibile, ma 2 differenze con il 2010"
L'ex difensore dell'Inter ed oggi opinionista ed allenatore, Beppe Bergomi, ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato della Champions League ed in particolare della sfida ai quarti per i nerazzurri contro il Bayern.
Che sfida è Inter-Bayern?
"Non nascondiamoci: contro il Bayern l’Inter non è favorita. Kompany ha giocatori forti nell’uno contro uno che possono mettere in difficoltà i nerazzurri. Il Feyenoord ha provato a fare lo stesso coi velocisti, vedi all’andata con Osman o martedì con Sliti. L’Inter è una squadra forte fisicamente, ma in campo aperto, con giocatori così, soffre parecchio. E il Bayern ne ha a bizzeffe: Musiala, Sané,Coman. Il punto a sfavore dell’Inter è lo squilibrio in campionato. Il Bayern ha 8 punti di vantaggio sul Leverkusen, nelle due partite prima di sfidare i nerazzurri schiererà le riserve. L’Inter invece no, non può permetterselo. Dovrà pensare anche al campionato. In ogni caso mi aspetto molto dalle punte, Lautaro e Thuram. Per scardinare una difesa tosta e fisica come quella del Bayern servono i gol, e l’Inter ne ha tanti nelle corde. Poi occhio a Mkhitaryan e Calhanoglu.L’armadiInzaghi è sempre stata il gioco. Dovranno avere il coraggio e l’ambizione di andare a palleggiare in faccia ai bavaresi, nel loro stadio:questo il segreto per poterli battere. Uscire dalla pressione e controllare il gioco. Nel Bayern ci sono Musiala e soprattutto Kane, che ha già segnato 32 gol e siamo a marzo".
Come si possono dosare le energie?
"Il mese di aprile peserà come un macigno per tutti, ovviamente. L’Inter giocherà le due sfide di Champions col Bayern, la semifinale di Coppa Italia col Milan e quattro partite di campionato. L’anno scorso, nonostante sia uscita agli ottavi, aveva 15 punti di vantaggio sulla seconda, mentre nella stagione della finale di Champions il Napoli aveva preso il largo. Stavolta sarà diverso. Inzaghi dovrà ruotare molto e schierare la miglior formazione possibile. Sarà una grande lotta. Coinvolgerà tutte le squadre. Ma alla fine è il mese della verità".
Gli altri quarti?
"I miei nomi sono due: il Psg e il Barcellona. I blaugrana, come ho detto prima, restano i favoriti, ma occhio ai parigini stavolta. Il segreto, forse, è aver lasciato andare Mbappè in estate. Mi spiego meglio: il francese non sarà mai un peso, ci mancherebbe, ma è come se aver dato via Kylian avesse “stappato” la squadra in qualche modo. Insomma, intorno ai parigini c’è un clima positivo. L’Aston Villa è una delle rivelazioni della Champions, ma ovviamente il Psg è avanti. C’è qualcosa che mi spinge a dire che forse quest’anno può essere quello giusto.Con un Kvaratskhelia così e con Gigio superlativo deve avere l’ambizione di vincere. Chiudo con Arsenal-Real Madrid.Il match più bello di tutti i quarti. Ancelotti ha dato un’identità ben precisa alla casa Blanca. Il Real ha bisogno di spazi e ripartenze, credo che l’Arsenal cercherà di controllare il gioco e il Madrid di far fruttare quei fenomeni davanti: farli giocare insieme è un’impresa non da tutti. Mbappè, poi, non si discute".
Il Triplete è possibile per Inzaghi?
"Il Triplete è possibile, ma vanno tenuti in considerazione vari fattori. Nel 2010, in campionato, non c’era la concorrenza che c’è oggi.Vedi l’Atalanta, il Napoli, la Juve. Sono quasi tutte lì e l’impressione è che resteranno lì. L’Inter resta la squadra più forte in SerieA, e lo era anche nel 2010. In Champions, invece, ovviamente è un po’ più difficile, ma Inzaghi ha tutto per poter puntare a vincere tutti i titoli a disposizione".







