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La colpa di Fonseca è quella di (non) parlare sempre degli arbitriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 7 marzo 2025, 08:00Serie A
di Andrea Losapio

La colpa di Fonseca è quella di (non) parlare sempre degli arbitri

"Nove mesi per pochi secondi di urla? Una decisione assurda, scandalosa e senza precedenti. Giustizia equa, per favore, non un'esecuzione politica". Kateryna, moglie di Paulo Fonseca, ha commentato così ieri la squalifica di nove mesi recapitata al proprio marito. Se il tecnico dell'Olympique Lione è stato confermato dal presidente, John Textor, tramite una storia su Instagram, dall'altro lato continua a esserci la tendenza dei Fonseca di dare colpa agli altri per quanto succede sulla propria strada. Non si era mai visto un allenatore mettersi testa a testa con un arbitro e insultarlo a un metro, come se fosse Sir Alex con un suo ex giocatore nello spogliatoio, quindi è anche difficile perché è vero che non c'è un precedente.

Del resto quest'anno Fonseca era già stato nell'occhio del ciclone per una sfuriata dopo Atalanta-Milan. "Abbiamo perso una partita iniziata con un gol irregolare che ha cambiato la gara. Sono disgustato. Ogni settimana ci sono tanti errori. Questo arbitro (La Penna ndr) era stato qui a fare il Var nella partita contro l’Udinese: andate a vedere quello che è successo. Avevo paura di questa designazione e ha iniziato la partita molto bene. Sono stato zitto, non ho mai parlato di arbitraggi, ma tutti ne parlano e hanno ragione. Oggi sono io che non riesco a stare zitto".


Pur non parlando mai di arbitraggi, andando a ritroso alla sua esperienza alla Roma, aveva commentato così. "Posso accettare che l'arbitro sbagli, ma se c'è il VAR va utilizzato. 2-0 all'inizio del secondo tempo ti manda quasi fuori dal match e quello che io vedo è che con le altre squadre si va sempre a rivedere il VAR. Alla fine della stagione questo equivale a 5, 6 o 7 punti in più per gli altri e 5, 6 o 7 punti in meno per la Roma. Io voglio lo stesso trattamento dato alle altre squadre, solo questo".

Poi c'è stata una lettera di scuse di Fonseca, atto dovuto. Però, dopo le ultime settimane, meglio davvero non parlare di arbitri per un po'.