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…con Leandro RinaudoTUTTO mercato WEB
© foto di FEDERICO SERRA
Oggi alle 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

…con Leandro Rinaudo

In giro per l’Italia a vedere partite, in attesa di tornare in pista e rivivere il mercato da protagonista. Leandro Rinaudo, direttore sportivo, ex tra le altre di Cremonese, Venezia e Palermo, è pronto a tornare in pista. E dopo un breve aggiornamento in giro per i campi, il dirigente parla a TuttoMercatoWeb.com. Tra campionato e futuro.
Rinaudo, partiamo dal pareggio del suo ex Napoli contro l'Inter.
“È un punto positivo per entrambi perché comunque l'Inter continua a mantenere la distanza sul Napoli anche se solo di un punto. L’Inter può essere contenta perché ha ottenuto un punto fuori casa. Allo stesso tempo per il Napoli è un’occasione per rimanere attaccato. Credo che la lotta sia veramente ancora serrata e possa premiare sia uno che l'altro organico”.

Il forse è più favorevole al Napoli…
“Sì, concordo. Anche se l'Inter è una squadra più abituata a giocare partite di cartello. Credo che sia una delle squadre italiane che negli ultimi anni ha giocato più partite importanti, vedasi anche la finale Champions qualche anno fa a Istanbul contro il City e quindi l'Inter sotto questo punto di vista secondo me è avvantaggiata perché è una squadra esperta e con dei giocatori abituati a giocare partite dove la posta in palio è alta e la pressione è altissima”.

Gasperini ha detto che lascerà l’Atalanta o l’anno prossimo o a scadenza contratto.
“Tutte le storie finiscono. Quella tra Gasperini e e l’Atalanta è una storia meravigliosa dove l'uno deve dire grazie all'altro perché hanno fatto, insieme, qualcosa di importante. Però è giusto dopo tempo cercare nuovi stimoli. L’Atalanta ormai è una società ben solida e collaudata su quello che deve sviluppare. Gasperini nel tempo è diventato un allenatore esperto, capace e internazionale”.

Lei è andato in giro a vedere partite. Ci racconta cosa ha visto?
“Ho visto un po' tutto. Nord, Centro e Sud. Serie A, Serie B, Serie C e la Primavera. Vedo tante squadre, anche blasonate, che iniziano un po' di più a puntare sui giovani. Questo è un aspetto importante perché si inizia ad avere una visione un po' più aperta. Naturalmente ci sono squadre che fanno del loro obiettivo la vittoria e quindi hanno bisogno di giocatori più esperti. Però la cosa che mi ha colpito è che in alcune squadre professionistiche iniziano a giocare un po' più di giovani. Siamo sempre un po' più lenti, un po' più in ritardo rispetto ad altri Paesi. Però credo che l'Italia sia sempre una nazione che sotto il punto di vista calcistico vada tenuta in grande considerazione. Vale sia per noi stessi che per chi ci vede dall'estero”.


In B il Sassuolo aspetta l’ aritmetica. Poi Pisa e Spezia…
“Il Sassuolo è un rullo compressore. La società è stata brava a far sentire importanti e parte integrante del progetto calciatori importanti come Laurienté o Berardi e gli altri più rappresentativi. Per questo meritano un plauso sia la società che Fabio Grosso. Spezia e Pisa stanno facendo un campionato eccezionale, lo stesso che avrebbe dovuto fare qualche altro club un po' più blasonato che ha investito più soldi rispetto a queste due società. Tra loro sarà una bella sfida, la continuità farà la differenza. Pisa e Spezia obiettivamente stanno facendo qualcosa di straordinario. Si sono trovati entrambi nello stesso campionato e quindi è una bella battaglia. In un campionato diverso l'uno o l'altra avrebbe preso il sopravvento con qualche punto in più. Poi ci sono altre squadre che stanno lottando, stanno facendo tanta fatica. Ma soprattutto alla fine tante neopromosse che stanno facendo bene a differenza degli altri anni. Quindi questo ha reso il campionato di Serie B più competitivo anche in zona salvezza. Mentre nella parte alta ci sono delle squadre come il Cesena che stanno facendo qualcosa di straordinario. Bene anche il Catanzaro, non era semplice ripetere quello che hanno fatto negli anni passati”.

L’uomo mercato della B?
“Ci sono diversi giocatori giovani, molto bravi. Ma uno mi ha molto impressionato in particolare ed è Fortini della Juve Stabia, di proprietà della Fiorentina. Un giocatore di una fisicità da Serie A e grande personalità, oltre ad una serenità notevole nel gestire i momenti della gara. È un 2006, ha fatto già degli step molto molto importanti. La Fiorentina si ritroverà un giocatore moderno, fisico che può arrivare a dei livelli importanti”.

E la C?
“Ho visto la partita tra Pescara e Ascoli. Questa settimana ho visto sia l'Avellino con la Juve Next Gen che il Benevento con il Sorrento. La Juventus è cresciuta molto in personalità e controllo del gioco.
L’Avellino è una squadra fatta bene per vincere con dei giocatori esperti e quindi totalmente diversa da altre”.

Tante partite, il giusto modo per tenersi aggiornato in quest’anno sabbatico. Pronto a tornare in pista?
“Assolutamente sì. Credo che questo periodo mi sia servito per conoscermi ancora di più e per aggiornarmi. Guardo partite sia estere che italiane. Mi sento pronto e voglioso di affrontare una nuova avventura. Vedremo quali saranno le evoluzioni del mercato che si presenteranno”.