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Inzaghi: "Mai capitato da allenatore che si facessero male tutti e 4 gli esterni di sinistra"TUTTO mercato WEB
ieri alle 21:30Serie A
di Tommaso Bonan

Inzaghi: "Mai capitato da allenatore che si facessero male tutti e 4 gli esterni di sinistra"

"Cosa mi preoccupa di più in vista della gara di domani? Noi sappiamo di essere un po' in difficoltà, in una parte del campo ben precisa". In conferenza stampa alla vigilia dell'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Feyenoord, il tecnico Simone Inzaghi risponde anche a questa domanda: "Oltre a Dimarco, direi Zalewski, Carlos Augusto e Darmian: non abbiamo più giocatori in quel ruolo, probabilmente ci giocherà uno tra Bastoni e Acerbi. Però i principi di gioco non cambiano, siamo qui per giocare un ottavo di finale e faremo del nostro meglio".

Che partita sarà?
"È una squadra fisica, con grandi qualità. Sappiamo che in casa non è un ambiente semplice, io ci ho giocato nel 2000 con la Lazio: ci giocavamo i quarti di finale nella seconda fase a gironi. Non ci sono ancora stato da allenatore, ma so che è un ambiente caldo. È una squadra di qualità che ha cambiato allenatore, in campionato hanno fatto bene nonostante sia finita 0-0. E in Champions avevano già fatto grandi cose, il Bayern ha perso pur sapendo che avrebbe dovuto fare gli spareggi, il Milan è uscito. Sappiamo che ci sarà il ritorno, ma dobbiamo pensare a domani, con qualche defezione come ci sono in tutte le squadre".


Cosa si porta dietro da Napoli?
"Di campionato oggi non mi va tanto di parlare, domani c'è una partita super importante. Napoli-Inter è stata come Inter-Napoli all'andata, risultato e partite simili. Noi eravamo in emergenza, due giocatori importanti come Dimarco e Calhanoglu hanno chiesto il cambio. Abbiamo dato tutto, poi il gol del pareggio è arrivato e probabilmente è stato anche meritato, ma su quell'azione specifica potevamo fare ancora qualcosa di più. Ho letto che qualcuno ha dato colpe specifiche, ma le colpe sono a monte e potevamo difendere meglio. Al Maradona era difficile anche comunicare, è uno stadio caldo che ha supportato molto la loro squadra: è stato un bel match in emergenza, ci sarei voluto arrivare al completo, ma il calcio di oggi è così".

Giocare su tre fronti dà orgoglio e toglie energie. È più orgoglioso o più preoccupato?
"È una grandissima soddisfazione, non ci piace stare a guardare gli altri che giocano: ho fatto così i tre anni qua, ho fatto lo stesso alla Lazio. Non si ragiona, si gioca, sapendo che siamo in grande emergenza: non mi era mai capitato da quando alleno, perché ho cinque esterni e si sono infortunati tutti i quattro che possono giocare a sinistra. Sappiamo che lavoro abbiamo fatto per arrivare qui, ma questo è il calcio e questo è il calendario che dobbiamo affrontare. Andiamo avanti con grandissima fiducia".