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Inter, la fuga-Scudetto sfuma all'86': il pari di Napoli e la prova così così rendono tutto apertissimo
La corsa al titolo si preannuncia come una lunga e imprevedibile corsa a ostacoli: mancano ancora undici partite e può davvero succedere di tutto. Dopo il pareggio del Maradona, però, gli stati d’animo sono opposti. Se il Napoli può essere soddisfatto per risultato e prestazione, l’Inter si mangia le mani: era a quattro minuti da un allungo potenzialmente decisivo nella corsa allo Scudetto.
Il secondo tempo rinunciatario dei nerazzurri, condizionato anche dagli infortuni, non sminuisce la magia della punizione di Dimarco, ma lascia più di un rimpianto. I campioni d’Italia restano comunque in testa, con un punto di vantaggio sul Napoli di Conte e tre sull’Atalanta, il cui pareggio viene in qualche modo "neutralizzato" da questo risultato. La sensazione è chiara: il meglio del campionato deve ancora arrivare.
Già, perché l'Inter a Napoli fa fatica, si fa dominare nella ripresa, con un baricentro molto basso e i singoli che non incidono: gli attaccanti non sparano a salve, non sparano proprio; il centrocampo si fa schiacciare e il meglio lo fa la difesa. Simone Inzaghi, a fine partita, commenta così: "I ragazzi hanno fatto il massimo contro un'ottima squadra che è cresciuta tanto nel secondo tempo. Prendiamoci questo pareggio. Nell'azione del gol del pareggio si poteva fare meglio, lo rivedremo e analizzeremo. Dumfries quinto a sinistra e Pavard quinto a destra non li avevamo mai messi, metterli con Napoli è un rischio. Non avevamo alternative".
La brutta notizia è anche negli infortuni di Dimarco e Calhanoglu: "Già eravamo in emergenza, Dimarco e Calhanoglu hanno chiesto il cambio dopo il primo tempo. Hanno provato a tenere un poco, ma non riuscivano a correre bene. È un momento così per gli infortuni", dice Inzaghi.
Il secondo tempo rinunciatario dei nerazzurri, condizionato anche dagli infortuni, non sminuisce la magia della punizione di Dimarco, ma lascia più di un rimpianto. I campioni d’Italia restano comunque in testa, con un punto di vantaggio sul Napoli di Conte e tre sull’Atalanta, il cui pareggio viene in qualche modo "neutralizzato" da questo risultato. La sensazione è chiara: il meglio del campionato deve ancora arrivare.
Già, perché l'Inter a Napoli fa fatica, si fa dominare nella ripresa, con un baricentro molto basso e i singoli che non incidono: gli attaccanti non sparano a salve, non sparano proprio; il centrocampo si fa schiacciare e il meglio lo fa la difesa. Simone Inzaghi, a fine partita, commenta così: "I ragazzi hanno fatto il massimo contro un'ottima squadra che è cresciuta tanto nel secondo tempo. Prendiamoci questo pareggio. Nell'azione del gol del pareggio si poteva fare meglio, lo rivedremo e analizzeremo. Dumfries quinto a sinistra e Pavard quinto a destra non li avevamo mai messi, metterli con Napoli è un rischio. Non avevamo alternative".
La brutta notizia è anche negli infortuni di Dimarco e Calhanoglu: "Già eravamo in emergenza, Dimarco e Calhanoglu hanno chiesto il cambio dopo il primo tempo. Hanno provato a tenere un poco, ma non riuscivano a correre bene. È un momento così per gli infortuni", dice Inzaghi.
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