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…con José Machin
Nuova avventura per José Machin. Il centrocampista passa dal Monza al Cartagena, in Spagna, in prestito. “La Serie B spagnola è un campionato importante dove tante squadre sono di alto livello. Spero di poter sfruttare l’opportunità”, dice a TuttoMercatoWeb.com il centrocampista che ha trascorso la prima parte della stagione a Frosinone.
Perché ha scelto il Cartagena?
“Sono cresciuto in Spagna; sono in Italia da dieci anni. Avevo voglia di tornare in Spagna. E così ho colto l’opportunità”.
Cosa non ha funzionato a Frosinone?
“Non lo so. Faccio un esempio…”.
Prego.
“Se ti si rompe il telefono e compri quello nuovo ma non lo accendi mai non puoi sapere se funziona. Sono andato al Frosinone perché il Monza mi ha detto che avrei trovato poco spazio. Il Frosinone aveva detto che voleva costruire su di me un progetto. Ma nel calcio giocano in undici, non ero tra le scelte del tecnico. E così ho deciso di andare via. Nel primo mese non ero ancora al cento per cento perché venivo da un infortunio. Ma poi ci sono stati momenti che andavo in Nazionale, poi tornavo e a Frosinone e non facevo un minuto. Di non fare neanche una partita da titolare non mi è mai successo in carriera”.
Che Serie B lascia?
“Un campionato combattuto su tutti i fronti. Tranne il Sassuolo che fa un campionato a parte”.
Al Cartagena con quale obiettivo?
“Spero di poter far vedere che ancora ci sono. Voglio dare il massimo ad ogni partita. La situazione di classifica non è facile, ma dobbiamo dare il cento per cento”.
Perché ha scelto il Cartagena?
“Sono cresciuto in Spagna; sono in Italia da dieci anni. Avevo voglia di tornare in Spagna. E così ho colto l’opportunità”.
Cosa non ha funzionato a Frosinone?
“Non lo so. Faccio un esempio…”.
Prego.
“Se ti si rompe il telefono e compri quello nuovo ma non lo accendi mai non puoi sapere se funziona. Sono andato al Frosinone perché il Monza mi ha detto che avrei trovato poco spazio. Il Frosinone aveva detto che voleva costruire su di me un progetto. Ma nel calcio giocano in undici, non ero tra le scelte del tecnico. E così ho deciso di andare via. Nel primo mese non ero ancora al cento per cento perché venivo da un infortunio. Ma poi ci sono stati momenti che andavo in Nazionale, poi tornavo e a Frosinone e non facevo un minuto. Di non fare neanche una partita da titolare non mi è mai successo in carriera”.
Che Serie B lascia?
“Un campionato combattuto su tutti i fronti. Tranne il Sassuolo che fa un campionato a parte”.
Al Cartagena con quale obiettivo?
“Spero di poter far vedere che ancora ci sono. Voglio dare il massimo ad ogni partita. La situazione di classifica non è facile, ma dobbiamo dare il cento per cento”.
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