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Juve, Locatelli: "Mondiale per club un obiettivo. Sarebbe bello sfidare l'Inter in finale"
La Juventus si appresta a partecipare alla prima edizione del nuovo mondiale per club, in programma da metà giugno. Il Trophy tour, iniziativa della FIFA per far conoscere la nuova competizione, fa tappa a Torino. E Manuel Locatelli spiega cosa significhi per la Juventus, partecipare a questa competizione: "È motivo di orgoglio e di responsabilità. Sono cose che quando indossi questa maglia senti sempre, però essendo la prima edizione credo che sarà un'esperienza unica da prendere seriamente. È un obiettivo".
Cosa ti incuriosisce?
"Che ci siano squadre da tutto il mondo, saranno partite difficili e vengono da tutti i campionati. È uno scambio di culture, anche con i tifosi di altre nazioni".
Potete vincere il mondiale perché…
"Il motivo per il quale possiamo portare a casa questo trofeo è che la Juve è abituata a questo tipo di competizioni, come importanza delle partite. È un percorso difficilissimo, ci sono le squadre più importanti del mondo, però bisogna fare un passo alla volta come facciamo sempre".
Se doveste sfidare l'Inter?
"Sarebbe bello affrontare una squadra italiana (l'Inter, ndr), vorrebbe dire che le cose sarebbero state fatte bene".
Ti affascina l'idea di giocare negli Stati Uniti?
"L'America è sempre bella, la vedi nei film e poi è davvero così: è un Paese che mi emoziona, credo il più importante al mondo. È motivo di orgoglio il fatto che sia lì, sarà uno spettacolo".
McKennie e Weah giocheranno in casa.
"Sono due ragazzi molto diversi tra loro. Weston non ci racconta com'è l'America, ci fa vivere com'è lui da americano. È un ragazzo eccezionale, a cui voglio molto bene, come a Timothy, che è un ragazzo molto diverso da lui. McKennie è musica, balla sempre: è una delle persone più divertenti dello spogliatoio".
Cosa ti incuriosisce?
"Che ci siano squadre da tutto il mondo, saranno partite difficili e vengono da tutti i campionati. È uno scambio di culture, anche con i tifosi di altre nazioni".
Potete vincere il mondiale perché…
"Il motivo per il quale possiamo portare a casa questo trofeo è che la Juve è abituata a questo tipo di competizioni, come importanza delle partite. È un percorso difficilissimo, ci sono le squadre più importanti del mondo, però bisogna fare un passo alla volta come facciamo sempre".
Se doveste sfidare l'Inter?
"Sarebbe bello affrontare una squadra italiana (l'Inter, ndr), vorrebbe dire che le cose sarebbero state fatte bene".
Ti affascina l'idea di giocare negli Stati Uniti?
"L'America è sempre bella, la vedi nei film e poi è davvero così: è un Paese che mi emoziona, credo il più importante al mondo. È motivo di orgoglio il fatto che sia lì, sarà uno spettacolo".
McKennie e Weah giocheranno in casa.
"Sono due ragazzi molto diversi tra loro. Weston non ci racconta com'è l'America, ci fa vivere com'è lui da americano. È un ragazzo eccezionale, a cui voglio molto bene, come a Timothy, che è un ragazzo molto diverso da lui. McKennie è musica, balla sempre: è una delle persone più divertenti dello spogliatoio".
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