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Pandev benedice l'Inter: "Inzaghi somiglia tantissimo a Mourinho. E Thuram mi fa impazzire"
L'ex attaccante Goran Pandev è stato ospite di Frog Talks, podcast di Andrea Ranocchia: "Simone Inzaghi lo conosco bene. Somiglia tantissimo a Mourinho, vedo i ragazzi dentro che hanno una cosa. Chi gioca gioca fa bene, secondo me può arrivare veramente fino in fondo. Hanno fatto grandissimo mercato, portando gente di esperienza e qualità con tante partite in Europa. La società ha fatto bene: è fondamentale. L’Inter di oggi a centrocampo è fortissima e tra i top tre in Europa, mi fa impazzire però in attacco Thuram. Incredibile".
Non può mancare anche un tuffo nel passato: "Ho sempre preso il calcio molto seriamente, anche quando giocavo in C, in Primavera e da bambino, quando volevo sempre vincere. Volevo essere il migliore: ho capito che qui all'Inter potevo crescere e che allenandomi sarei arrivato in alto, anche se non immaginavo di vincere così tanto. Ho aspettato il mio momento, quando è arrivato ho dato il massimo: avevo la testa giusta, ho sempre dato tutto anche quando giocavo due minuti".
Come a Monaco, ti ricordi, gli chiede Ranocchia? E conclude Pandev: "Ho ancora in testa il tuo salvataggio sulla linea, tanta roba! Avevamo creato tantissimo, poi però loro erano molto forti: al 90' quando ho visto Eto'o in area ho capito che mi avrebbe passato il pallone, ho fatto quell'ultima corsa ma avevo crampi ovunque!”
Non può mancare anche un tuffo nel passato: "Ho sempre preso il calcio molto seriamente, anche quando giocavo in C, in Primavera e da bambino, quando volevo sempre vincere. Volevo essere il migliore: ho capito che qui all'Inter potevo crescere e che allenandomi sarei arrivato in alto, anche se non immaginavo di vincere così tanto. Ho aspettato il mio momento, quando è arrivato ho dato il massimo: avevo la testa giusta, ho sempre dato tutto anche quando giocavo due minuti".
Come a Monaco, ti ricordi, gli chiede Ranocchia? E conclude Pandev: "Ho ancora in testa il tuo salvataggio sulla linea, tanta roba! Avevamo creato tantissimo, poi però loro erano molto forti: al 90' quando ho visto Eto'o in area ho capito che mi avrebbe passato il pallone, ho fatto quell'ultima corsa ma avevo crampi ovunque!”
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