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Lazio, Baroni: "Mi assumo le responsabilità. Siamo usciti mentalmente dalla gara"
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22.55 - Tra pochi minuti l'allenatore della Lazio Marco Baroni prenderà la parola in conferenza dalla sala stampa dello Stadio Olimpico per commentare la sconfitta di questa sera contro l'Inter. Segui la diretta testuale su TUTTOmercatoWEB
23.38 - È iniziata la conferenza stampa di Marco Baroni
Qual è stata la prima analisi a caldo con la squadra?
"Mi assumo la responsabilità della sconfitta, la squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso. Abbiamo perso distante e ci siamo disuniti, questa è una mia responsabilità. Non ho saputo gestire l'emotività di una sfida contro una squadra fortissima. Puoi perdere ma non puoi disunirti e innervosirti. Ci siamo allungati, è giusto come ho sempre fatto assumermi la responsabilità di questo".
Come stanno Gila e Gigot?
"Li stiamo valutando, Mario non è stato bene, è sbiancato e gli veniva da vomitare. Gigot dopo il colpo subito non ce l'ha fatta a rientrare, abbiamo aspettato ma non c'erano le condizioni per rientrare".
Rifarebbe le stesse scelte?
"La squadra ha fatto molto bene per 35-40 minuti tenendo le giuste distanze, recuperando il pallone con il giusto equilibrio. Dopo il rigore ho visto voglia di riprendere il risultato e la partita ma lo abbiamo fatto con nervosismo. Abbiamo preso il secondo gol su una transizione gestita male. Ora dobbiamo essere bravi a crescere su questa sconfitta".
Adesso inizia il suo lavoro per metabolizzare questa sconfitta?
"Ora sicuramente ci deve essere una crescita da questa partita. Se la squadra ha un cedimento nervoso io devo prendere atto, l'ho sempre fatto. Potrei stare qui a cercare alibi, ma non ci porta da nessuna parte. Qui non si parla di 4-3-3 o 4-2-3-1, quando una squadra esce dalla partita perché non ha forse le risorse fisiche viste le tante partite giocate ma c'è una gestione dell'emotività che spetta a me. Abbiamo avuto questo cedimento e per questo la squadra ha subito troppo facilmente".
Concettualmente la squadra credeva di essere inferiore all'Inter e si è sgretolata dopo il gol del vantaggio?
"Noi sappiamo che le squadre davanti a noi stanno facendo meglio, l'Inter è una squadra che si presenta da sola. Dobbiamo fare un percorso per arrivare lì, nelle difficoltà la squadra non ha avuto la forza nervosa ed emotiva per tenere le difficoltà. Ci siamo disuniti e quando lo fai contro queste squadre può finire come è finita. Mi devo assumere la responsabilità di questo".
Qual è l'errore da non fare? Cosa significa l'abbraccio dei tifosi a fine partita?
"Posso solo ringraziare i tifosi, sono il motivo per cui mi assumo la responsabilità. Non vedo l'ora di tornare in campo domani mattina, queste sono le sconfitte dolorose ma che ti aiutano, trasmetterò questo alla squadra".
C'è stato un confronto nello spogliatoio con i senatori? Zaccagni era molto nervoso al momento del cambio, cosa è successo?
"Zaccagni era nervoso, ha detto qualcosa al quarto uomo e gli ho detto di stare zitto perché non c'era da dire niente, dovevamo dire qualcosa tra di noi. Non ho detto alla squadra niente di che, ho detto quello che sto dicendo a voi. Adesso non vedo l'ora di ritrovarmi con loro, queste situazioni devono farti crescere. Sicuramente io ho sbagliato qualcosa, siamo partiti bene ma una squadra non può disunirsi alla prima difficoltà. Questo non avverrà più".
Come mai non è entrato Dia e non lo ha utilizzato dall'inizio sulla trequarti?
"Boulaye ha un piccolo problemino alla caviglia, non mi sembrava il caso di forzarlo. Se ci fossero stati i presupposti sarebbe entrato, in queste condizioni mi sembrava assurdo. L'uscita di Mattia dopo che ha preso una botta è nata allo stesso modo e ho dato la possibilità di fare minuti a Castro, non è facile rientrare in una partita che prende questa svolta contro giocatori di questa qualità. Basti vedere cosa ha fatto Barella".
23.49 - È terminata la conferenza stampa di Marco Baroni
23.38 - È iniziata la conferenza stampa di Marco Baroni
Qual è stata la prima analisi a caldo con la squadra?
"Mi assumo la responsabilità della sconfitta, la squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso. Abbiamo perso distante e ci siamo disuniti, questa è una mia responsabilità. Non ho saputo gestire l'emotività di una sfida contro una squadra fortissima. Puoi perdere ma non puoi disunirti e innervosirti. Ci siamo allungati, è giusto come ho sempre fatto assumermi la responsabilità di questo".
Come stanno Gila e Gigot?
"Li stiamo valutando, Mario non è stato bene, è sbiancato e gli veniva da vomitare. Gigot dopo il colpo subito non ce l'ha fatta a rientrare, abbiamo aspettato ma non c'erano le condizioni per rientrare".
Rifarebbe le stesse scelte?
"La squadra ha fatto molto bene per 35-40 minuti tenendo le giuste distanze, recuperando il pallone con il giusto equilibrio. Dopo il rigore ho visto voglia di riprendere il risultato e la partita ma lo abbiamo fatto con nervosismo. Abbiamo preso il secondo gol su una transizione gestita male. Ora dobbiamo essere bravi a crescere su questa sconfitta".
Adesso inizia il suo lavoro per metabolizzare questa sconfitta?
"Ora sicuramente ci deve essere una crescita da questa partita. Se la squadra ha un cedimento nervoso io devo prendere atto, l'ho sempre fatto. Potrei stare qui a cercare alibi, ma non ci porta da nessuna parte. Qui non si parla di 4-3-3 o 4-2-3-1, quando una squadra esce dalla partita perché non ha forse le risorse fisiche viste le tante partite giocate ma c'è una gestione dell'emotività che spetta a me. Abbiamo avuto questo cedimento e per questo la squadra ha subito troppo facilmente".
Concettualmente la squadra credeva di essere inferiore all'Inter e si è sgretolata dopo il gol del vantaggio?
"Noi sappiamo che le squadre davanti a noi stanno facendo meglio, l'Inter è una squadra che si presenta da sola. Dobbiamo fare un percorso per arrivare lì, nelle difficoltà la squadra non ha avuto la forza nervosa ed emotiva per tenere le difficoltà. Ci siamo disuniti e quando lo fai contro queste squadre può finire come è finita. Mi devo assumere la responsabilità di questo".
Qual è l'errore da non fare? Cosa significa l'abbraccio dei tifosi a fine partita?
"Posso solo ringraziare i tifosi, sono il motivo per cui mi assumo la responsabilità. Non vedo l'ora di tornare in campo domani mattina, queste sono le sconfitte dolorose ma che ti aiutano, trasmetterò questo alla squadra".
C'è stato un confronto nello spogliatoio con i senatori? Zaccagni era molto nervoso al momento del cambio, cosa è successo?
"Zaccagni era nervoso, ha detto qualcosa al quarto uomo e gli ho detto di stare zitto perché non c'era da dire niente, dovevamo dire qualcosa tra di noi. Non ho detto alla squadra niente di che, ho detto quello che sto dicendo a voi. Adesso non vedo l'ora di ritrovarmi con loro, queste situazioni devono farti crescere. Sicuramente io ho sbagliato qualcosa, siamo partiti bene ma una squadra non può disunirsi alla prima difficoltà. Questo non avverrà più".
Come mai non è entrato Dia e non lo ha utilizzato dall'inizio sulla trequarti?
"Boulaye ha un piccolo problemino alla caviglia, non mi sembrava il caso di forzarlo. Se ci fossero stati i presupposti sarebbe entrato, in queste condizioni mi sembrava assurdo. L'uscita di Mattia dopo che ha preso una botta è nata allo stesso modo e ho dato la possibilità di fare minuti a Castro, non è facile rientrare in una partita che prende questa svolta contro giocatori di questa qualità. Basti vedere cosa ha fatto Barella".
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