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Santiago Castro come Lautaro? La scelta di Bologna significa che il nostro calcio è tornato
Santiago Castro può diventare il nuovo Lautaro? Non tanto per una questione tecnica, dove la differenza è ancora abbastanza ampia, bensì per far capire quale può essere il paradigma del nostro calcio. Perché anni fa l'argentino era arrivato all'Inter per oltre 20 milioni più bonus, in una forbice che si avvicinava a 25. Castro è costato meno, anche perché probabilmente il Bologna si è mosso con un anno di anticipo. Lautaro a 19 anni aveva segnato nove gol con il Racing Club, mentre Castro ne ha fatti sette con il Velez Sarsfield, altra grande del calcio argentino. L'anno dopo Lauti arrivò a 13 e fece arrivare anche l'Atletico Madrid sul suo profilo.
Invece i felsinei si sono mossi con anticipo di un anno. Arrivando a investire 15 milioni di euro per un giocatore che nei primi sei mesi non ha fatto granché, anche perché al suo posto c'era un mostro sacro come Joshua Zirkzee, intoccabile nelle scelte di Thiago Motta. Giocatori differenti, ma Castro è riuscito a comprendere come gira il nostro pallone, facendosi trovare pronto in queste prime giornate con tre reti, tutte bellissime. Manca ancora qualcosa, ma l'obiettivo è chiaramente arrivare alla doppia cifra alla fine dell'annata, cosa che Lautaro non è riuscito alla sua prima in nerazzurro.
Così Castro ha già attirato le big su di sé. Ma nella prossima estate sarà difficile muoverlo, a meno di offerte fuori paradigma. Ora è troppo presto per sapere se arriveranno, ma Hojlund - con nove reti - è stato ceduto a 75 milioni più 10 di bonus. Non è da escludere che un'esplosione definitiva non possa far pervenire proposte fuori da ogni logica. Però da una parte Lautaro era andato all'Inter, una big. Invece Castro ha scelto Bologna, una provinciale. Si potrebbe dire che il nostro calcio è tornato competitivo anche per le piazze medie.
Invece i felsinei si sono mossi con anticipo di un anno. Arrivando a investire 15 milioni di euro per un giocatore che nei primi sei mesi non ha fatto granché, anche perché al suo posto c'era un mostro sacro come Joshua Zirkzee, intoccabile nelle scelte di Thiago Motta. Giocatori differenti, ma Castro è riuscito a comprendere come gira il nostro pallone, facendosi trovare pronto in queste prime giornate con tre reti, tutte bellissime. Manca ancora qualcosa, ma l'obiettivo è chiaramente arrivare alla doppia cifra alla fine dell'annata, cosa che Lautaro non è riuscito alla sua prima in nerazzurro.
Così Castro ha già attirato le big su di sé. Ma nella prossima estate sarà difficile muoverlo, a meno di offerte fuori paradigma. Ora è troppo presto per sapere se arriveranno, ma Hojlund - con nove reti - è stato ceduto a 75 milioni più 10 di bonus. Non è da escludere che un'esplosione definitiva non possa far pervenire proposte fuori da ogni logica. Però da una parte Lautaro era andato all'Inter, una big. Invece Castro ha scelto Bologna, una provinciale. Si potrebbe dire che il nostro calcio è tornato competitivo anche per le piazze medie.
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