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Caso ultras, spunta una vecchia lettera a Bellocco: "C'è scritto gobbo perché sono juventino"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:45Serie A
di Alessio Del Lungo

Caso ultras, spunta una vecchia lettera a Bellocco: "C'è scritto gobbo perché sono juventino"

Già nella giornata di ieri, in merito all'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, sono emersi ulteriori dettagli sul delitto di Antonio Bellocco, ucciso dal capo ultras interista Andrea Beretta lo scorso 4 settembre. Quest'ultimo ha dichiarato ai pm di "essere riuscito più volte a sventare" il piano per ucciderlo. La vittima avrebbe voluto estrometterlo dalla gestione dei guadagni della Nord, che era in mano a loro due e a Marco Ferdico. Bellocco aveva intenzione di aprire al quartiere Casoretto un nuovo negozio dove vendere il merchandising.

All'indomani dell'omicidio infatti, gli ultras hanno parlato con i proprietari del negozio, avvertendo: "Ci troviamo costretti a dover annullare poiché uno dei soci è venuto a mancare". La fortuna di Beretta, lui stesso racconta, è "aver ricevuto delle rivelazioni dalla persona incaricata a tirarmi in trappola". Il piano era quello di stordirlo con "un sonnifero, sparargli e sotterrare il cadavere". Lo ha saputo "quando è stato convocato tra giugno e luglio a Pioltello, a casa di Bellocco, dove all'interno dei box aveva incontrato due emissari della sua famiglia, di cui uno presentato come un latitante, che gli avevano rivolto direttamente concrete intimidazioni". Beretta sostiene di "aver evitato più tentativi di essere portato in un luogo dove sarebbe poi stato ucciso". A quel punto si sarebbe procurato una pistola che portava sempre nella fondina ascellare.


Un altro particolare inquietante è la missiva minatoria che è stata ricevuta a fine anno da Bellocco, della quale c'è traccia nelle carte: "Mi mandarono una lettera d'amore. Nano di m***a Marco e Andrea due mercenari, pensano solo ai piccioli". Il calabrese, morto lo scorso 4 settembre, ha così chiesto aiuto a un dipendente delle poste per trovare il mittente, come si legge sul Corriere della Sera. Come ha capito che arrivasse da qualcuno vicino a lui? Si evince dagli atti, nella lettera c'è scritto "gobbo": "È perché sono juventino!. Quindi è uno che conosce...".