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Inter subito a mille, in difesa continua la doppia trattativa
Doppia seduta, subito a mille all’ora. Tra sorrisi e volti nuovi, tanto sudore. È la fotografia del primo giorno di ritiro, iniziato ieri, in casa Inter: Simone Inzaghi ha caricato sin da subito i (pochi) giocatori a sua disposizione in vista di una stagione che si presenta massacrante. Del resto, nella cavalcata dell’anno scorso la preparazione fisica e l’assenza di infortuni sono stati due fattori chiavi, per consentire al motore di girare sempre al giusto ritmo.
Mentre ad Appiano Gentile si continuerà a lavorare, sul mercato procedono le trattative per il braccetto sinistro da mettere a disposizione del tecnico piacentino. Un nome d’attualità resta quello di Juan Cabal, laterale classe 2001 dell’Hellas Verona, per il quale proseguono le interlocuzioni con il club scaligero. È il nome che più risponde alle direttive della proprietà e in un certo senso anche alla filosofia di una dirigenza che deve puntare a trovare il miglior investimento possibile.
L’altra “anima” porta a Mario Hermoso, più esperto ma anche più costoso. Non di cartellino, dato che arriverebbe a parametro zero dopo l’addio all’Atletico Madrid, ma di tutto il resto, dall’ingaggio alle commissioni. Però garantirebbe qualcosa di diverso e l’età è un fattore, per un allenatore che storicamente predilige solide certezze a giovani virgulti. Tanto più che, se da un lato si tratta di coprire una falla, dall’altro una stagione da 70 partite e oltre - considerando gli impegni con le nazionali - necessiterebbe di qualcosa di più di un vice Bastoni. Il tema, semmai, è capire se proprio dal punto di vista economico lo spagnolo, corteggiato pure dal Napoli, possa fare un passo verso viale della Liberazione.
Mentre ad Appiano Gentile si continuerà a lavorare, sul mercato procedono le trattative per il braccetto sinistro da mettere a disposizione del tecnico piacentino. Un nome d’attualità resta quello di Juan Cabal, laterale classe 2001 dell’Hellas Verona, per il quale proseguono le interlocuzioni con il club scaligero. È il nome che più risponde alle direttive della proprietà e in un certo senso anche alla filosofia di una dirigenza che deve puntare a trovare il miglior investimento possibile.
L’altra “anima” porta a Mario Hermoso, più esperto ma anche più costoso. Non di cartellino, dato che arriverebbe a parametro zero dopo l’addio all’Atletico Madrid, ma di tutto il resto, dall’ingaggio alle commissioni. Però garantirebbe qualcosa di diverso e l’età è un fattore, per un allenatore che storicamente predilige solide certezze a giovani virgulti. Tanto più che, se da un lato si tratta di coprire una falla, dall’altro una stagione da 70 partite e oltre - considerando gli impegni con le nazionali - necessiterebbe di qualcosa di più di un vice Bastoni. Il tema, semmai, è capire se proprio dal punto di vista economico lo spagnolo, corteggiato pure dal Napoli, possa fare un passo verso viale della Liberazione.
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