Lo strano caso di Pafundi: a 16 anni era in Nazionale A, a 18 è con l'Italia Under 19

L'Italia Under 19 sta per cominciare il raduno di preparazione agli Europei di categoria in cui dovrà provare a mantenere il titolo vinto nell'ultima edizione. Tra i convocati del commissario tecnico Bernardo Corradi, aggiunto nell'ultima tornata al pari del baby milanista Camarda, troviamo anche il nome di Simone Pafundi, talento lanciato nel grande calcio dall'ex ct azzurro Mancini quando ancora non giocava nell'Udinese. Con i bianconeri poi non avrebbe trovato troppo spazio, dovendo quindi "emigrare" nella vicina Svizzera (più precisamente nel Losanna) per avere occasioni, come tanti altri talenti del nostro calcio negli ultimi anni.

Il caso del classe 2006 è una delle spie che ci raccontano bene le difficoltà nella gestione e nel lancio del talento giovanile da parte del nostro movimento, ancor prima che per quanto concerne le singole realtà. Per esprimere bene la tortuosità della maturazione calcistica che sta vivendo Pafundi, può venire in soccorso il percorso da lui fatto con la casacca azzurra della Nazionale italiana.

Portato sul massimo palcoscenico possibile da Mancini, che intendeva ripetere l'esperimento fatto con Zaniolo - convocato in azzurro ancor prima del suo esordio in prima squadra alla Roma e che fosse utilizzato in pianta stabile - ha iniziato a 16 anni dalla Nazionale maggiore. Il 2023 per lui è trascorso poi con la selezione Under 20, prima di scendere ancora di classe annuale per questo Europeo che sta per cominciare, con la U19. Nel mentre, per Pafundi gli spazi all'Udinese rimanevano sempre piuttosto congestionati, tanto da portarlo a cambiare aria e cercare il rilancio in Svizzera, dove ha ben figurato negli ultimi mesi.