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Joao Pedro: "Barella era pazzesco già al Cagliari, mi stupiva la sua cattiveria"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 16:00News
di Marco Corradi
per Linterista.it

Joao Pedro: "Barella era pazzesco già al Cagliari, mi stupiva la sua cattiveria"

Nel suo intervento ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, Joao Pedro ricorda lo spogliatoio condiviso con Nicolò Barella ai tempi del Cagliari e racconta così il giocatore nerazzurro: "A Cagliari lo invidiavo tantissimo. Barella era uno che provava di tutto: tiri da centrocampo, in rovesciata, di mancino. Non gli importava nulla di sbagliare, ci provava e basta. Era scatenato ed era già evidente che avesse tantissima qualità, ma ciò che mi ha sempre stupito è la sua cattiveria. In ogni partita, per 90 minuti, lui ci prova: non è sfacciato, ma quasi. Questo è uno dei motivi per cui è arrivato a quel livello. In allenamento dovevi dirgli: "Nico, calma. Non c'è bisogno". Lo invidiavo: non serviva stimolarlo, era già così".

Qual è il compagno da cui hai imparato di più?

"Il compagno da cui ho imparato di più è stato Pavoletti: segnava di testa come un pazzo. Mi chiedevo: "Ma com'è possibile che ne faccia così tanti?". Giocare con Borriello, invece, era pazzesco: fuori dal campo neanche ci guardavamo in faccia, ma dentro l'intesa era incredibile. Gli davi qualsiasi pallone e lo metteva giù, aveva una mentalità vincente simile a quella di Bruno Alves, Godin e Nainggolan".

Gli avversari più difficili?

"Odiavo giocare contro Chiellini e Koulibaly, che fisicamente erano dei mostri. Quello che mi infastidiva maggiormente era Bonucci: ti entrava in testa, era come se fosse nei miei pensieri, anche quando provavo cose diverse. Quella è la cosa più fastidiosa per un attaccante: lì un difensore ti uccide. Contro lui e Chiellini era sempre così".