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Inzaghi può incartare Conte: un nuovo modulo cambia tutto? Per Thuram dita incrociateTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Yvonne Alessandro
per Linterista.it

Inzaghi può incartare Conte: un nuovo modulo cambia tutto? Per Thuram dita incrociate

Il momento più atteso della stagione, scavalcato il girone di boa, è arrivato.
Si potrà anche dire che Napoli-Inter non deciderà il campionato, ma darà certamente una spinta considerevole ad una delle due pretendenti per lo Scudetto in base al risultato finale. 

Come ogni scontro diretto per il titolo che si rispetti, a maggior ragione quello al Maradona, ha una valenza profonda.
In primis per la classifica, perché i nerazzurri sono primi della classe e un punto sopra i partenopei e Antonio Conte (reduce dalla disfatta a Como) per la prima volta in stagione si è ritrovato a inseguire Inzaghi, che in caso di vittoria centrerebbe la mini-fuga. Al contrario invece gli azzurri troverebbero il controsorpasso sui campioni d'Italia in carica.

In secondo luogo per il morale, perché l'Inter viene da due ritrovate vittorie dopo il ko di misura incassato allo Stadium con la Juve e adesso si ritrova tra le mani la possibilità di invertire il trend negativo di alcuni risultati. "Se facciamo fatica negli impegni ravvicinati? È un dato di fatto, come gli scontri diretti", parola del tecnico di Piacenza in conferenza stampa, che ha riflettuto lucidamente sui numeri impietosi nei big match. Un derby perso e l'altro pareggiato, il 4-4 con la Juventus e il successo buttato al vento, l'1-1 con il Napoli a San Siro e appunto il ko (1-0) contro Thiago Motta a Torino.

Il terzo punto risponde alla rivincita. Perché le dichiarazioni "gonfiate" di Mkhitaryan ("Ho detto che siamo ingiocabili, non imbattibili"), le ultime in ordine cronologico, hanno fatto scoppiare una moltitudine di polemiche frenate solamente dalle vittorie con Genoa in campionato e Lazio in Coppa Italia. Una prova di forza proprio contro il Napoli zittirebbe una serie inerrarabile di fastidi e rumori esterni fastidiosi. Ma in questo senso ci ha tenuto ad intervenire anche Simone Inzaghi, bandendo i "proclami" di molti fino alla fine della stagione. Piedi per terra, testa bassa e pedalare.

In questo momento mancano 11 partite - esclusa la trasferta al Maradona -, quindi 33 punti massimi da poter mettere in saccoccia a seconda dell'impegno che l'Inter dovrà affrontare. E con questo sappiamo anche che il calendario del Napoli è favorevole a quello degli uomini di Inzaghi, quindi una vittoria al Maradona dei nerazzurri non appunterebbe sul petto dei nerazzurri il ventunesimo Scudetto.

E poi c'è da valutare anche l'emergenza infortunati. "In questo momento mi preoccupano gli indisponibili, tutti capitati nella stessa zona di campo": Simone Inzaghi non ha celato l'ansia per le assenze sugli esterni di molti ruolini di ricambio finiti in infermeria, tant'è che l'Inter a Napoli si ritroverà con Dumfries e Dimarco come sole scelte naturali da adottare da quinti. Ma l'ex Lazio ha già trovato la soluzione, discostandosi a sorpresa dai suoi standard abituali (ergo il 3-5-2).

"Potrebbe esserci anche un cambio di sistema". Addirittura. Nessun apriti cielo però. In fin dei conti è un esperimento già tentato di recente in Coppa Italia da Inzaghi contro la Lazio nel momento in cui, sostituito Dimarco, è entrato Bastoni a comporre la linea a quattro in difesa. Altrimenti una possibilità ulteriore potrebbe essere Pavard a destra per far rifiatare Dumfries su quel binario a gara in corso, con soluzioni extra ma estreme Correa e Frattesi da quinti, altrimenti lo stesso Bisseck (che ha già dimostrato di essere polivalente). 

Insomma, il big match alle pendici del Vesuvio riserva sorprese, anche lato Napoli, tenendo conto dell'assenza pesantissima di una pedina essenziale come Anguissa nel cuore del campo. Da capire chi ne farà le veci e come risistemerà la squadra Conte con i recuperi di Spinazzola e Mathias Olivera.

Intanto Inzaghi incrocia le dita per riavere una ThuLa tirata a lucido, anche se tutto dipenderà dallo stato di Tikus. Che, come ha precisato il mister, non è detto che partirà titolare al Maradona.

Anche se ha dato rassicurazioni e già questo fa ben presagire.