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Inzaghi: "Thuram, più no che sì. Il corner di Firenze? Disparità tra episodi a favore e contro l'Inter"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:25Primo piano
di Marco Corradi
per Linterista.it

Inzaghi: "Thuram, più no che sì. Il corner di Firenze? Disparità tra episodi a favore e contro l'Inter"

Juventus-Inter è ormai vicinissima, coi nerazzurri che giocheranno per mettere pressione al Napoli e restare in scia ad Antonio Conte e ai suoi, con la prospettiva di un sorpasso qualora i rivali dovessero steccare contro la Lazio. Simone Inzaghi ha presentato la sfida quest'oggi nella consueta conferenza stampa pre-gara, aggiornando sulle condizioni di Marcus Thuram e non solo. Rivivi le sue dichiarazioni col live de L'Interista.

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12.01 - Inizia la conferenza stampa. 

Juve-Inter è un classico del calcio italiano, spesso si dice che partite così si preparano da sole. Da allenatore cosa si aggiunge a un match così sentito?

"Sappiamo tutti cosa significa e rappresenta Juve-Inter per la nostra tifoseria e la nostra società. Una partita importante, che arriva in un momento delicato del campionato: dovremo fare un'ottima partita contro una squadra di qualità, che si è rinforzata con il mercato invernale e ha un ottimo allenatore, che stimo molto. Vengono da tre vittorie di fila, dovremo fare un'ottima partita".

Ci fa il punto sugli infortunati? C'è qualche dubbio di formazione?

"Qualche dubbio ce l'ho, dovrò valutare dopo l'allenamento di oggi. Rientrano Dimarco e Dumfries, rispettivamente dopo l'influenza e la squalifica. Oggi dovremo valutare Thuram, vedremo se riuscirà ad allenarsi con noi: sin qui non l'ha fatto, ma ha svolto un lavoro a parte. Vedremo oggi le sue sensazioni, dopo l'allenamento".

Quanto è importante recuperare Thuram? Potrebbe forzare?

"Sappiamo tutti l'importanza che ha Thuram nella nostra squadra. In questo momento è più no che sì, è un ragazzo generoso e aveva dato disponibilità lunedì dopo un colpo ricevuto a Firenze, ma è durato venticinque minuti e poi ha chiesto il cambio. In questi giorni ha lavorato a parte, vedremo se riuscirà ad esserci con noi. Gli altri attaccanti stanno bene: Correa sta smaltendo un problema che si tirava dietro da Lecce, Taremi sta bene e Arnautovic si è allenato con noi ieri, svolgendo un buon lavoro dopo il problema contro la Fiorentina". 

Quanto sarebbe importante vedere la miglior Inter, in questo scontro diretto?

Queste sfide valgono tanto, soprattutto in questo periodo della stagione dove li avremo tutti in trasferta. Dovremo cercare di alzare il nostro livello, sin qui non abbiamo ottenuto vittorie importanti. Spesso abbiamo fatto buone gare, escludendo le sconfitte meritate contro Fiorentina e Milan, ma non abbiamo raccolto i successi che ci aspettavamo o avremmo meritato".

La Juventus può mettersi più chiusa per lasciarvi spazio, come la Fiorentina? Poi una domanda politica, la lotta-scudetto sta diventando mediatica e si sta incattivendo troppo? Si parla eccessivamente di quel corner...

"La Juventus è una squadra di qualità, viene da tre successi di fila e alterna vari atteggiamenti: col PSV sono stati molto aggressivi, col Como meno. Riesce a fare le due cose, anche nella stessa partita, e ci stiamo preparando nel migliore dei modi. Per quanto riguarda il clima, io mi sono arrabbiato dopo la partita col Milan perché pensavo alla mia Inter: siamo umani, dopo quattro-cinque episodi di cui quasi non si parlava ho lanciato un allarme. La testimonianza di questo clima si è avuta lunedì: si sta parlando ancora del calcio d'angolo assegnato a noi, che la palla era uscita, e nessuno ha parlato dello stesso episodio a Leverkusen. Abbiamo perso la partita per quel calcio d'angolo, ci ha fatto un grande danno: probabilmente saremmo arrivati secondi, ha creato anche un danno economico alla società. Il mio era uno sfogo un allarme generale: quando succede qualcosa a favore dell'Inter se ne parla per giorni e giorni, nel caso contrario quasi non se ne parla. Quello era stato il mio pensiero, senza parlare di arbitri o allenatori". 

L'Inter ha undici punti in più della Juventus, dal febbraio scorso ad oggi ha fatto 27 punti in più. Cosa significa questo e quanto vi può aiutare nello scontro diretto?

"La classifica ce l'abbiamo ben visibile, però affrontiamo una squadra forte, che nel mercato invernale si è rinforzata e ha un ottimo allenatore che organizza bene le sue squadre. Nel girone d'andata tanti infortuni li hanno penalizzati, hanno fatto dei pareggi in gare che meritavano di vincere e hanno perso terreno. Sarà una gara impegnativa, dovremo interpretarla al meglio".

L'Inter è l'unica squadra che deve vincere per forza, le altre si nascondono e puntano alle coppe: percepite questa differenza di trattamento?

"Sono valutazioni. Per quanto mi riguarda posso dire che abbiamo le nostre ambizioni, i nostri desideri e uno scudetto sul petto che cercheremo di difendere con tutte le forze. Sappiamo il nostro percorso in Serie A e in Champions, sappiamo che siamo davanti con Napoli e Atalanta, ma sappiamo anche che le altre si stanno riprendendo con vittorie consecutive. Sarà una bella lotta fino alla fine".

Ci può essere il rischio che la squadra entri in campo bloccata, pensando al 4-4 e ai precedenti con Motta?

"Senz'altro la partita di andata, anche se è passato un po' di tempo, l'abbiamo rivista e analizzata. Abbiamo fatto una prima parte di gara molto buona, una fase offensiva di tutta la squadra molto buona e una fase difensiva in cui dovevamo lavorare meglio, di squadra. Abbiamo commesso errori che non ci hanno permesso di vincere una partita chiaramente in mano nostra fino al 65'".

Si vede la differenza quando qualcuno salta una partita e poi vola. Avete riposato 4-5 giorni, sarete più brillanti?

"È l'auspicio, manca oggi come giorno e finora non era mai successo di lavorare così. Abbiamo un giorno di differenza sui nostri avversari, siamo due squadre che hanno giocato tantissimo, con Atalanta e Milan abbiamo giocato più di tutte: queste due settimane ci daranno modo di lavorare più e meglio, di curare quei dettagli che fanno la differenza".

Ha dubbi anche in difesa?

"Stanno tutti bene. Quindi chiaramente dovrò scegliere fra Acerbi e De Vrij, tra Pavard e Bisseck, tra Bastoni e Carlos che viene da due partite fatte molto bene con la Fiorentina, nell'ultima si è diviso. C'è il rientro di Dimarco, Zalewski ha fatto due ottimi ingressi e si sta inserendo molto bene. Dovrò valutare bene, con attenzione, sperando di poter recuperare Thuram domani. Poi gli altri dovrebbero essere tutti a disposizione".

In carriera ha fatto l'attaccante sia da titolare che da alternativa. Domani, se non ci sarà Thuram, giocherà una riserva: da un punto di vista mentale, ha cercato di far capire come sfruttare quest'occasione?

"Sicuramente dal punto di vista mentale cambia tanto. A me piaceva giocare dall'inizio, subentrante non è semplice ma ho giocatori importanti: Arnautovic lunedì ci ha dato una grandissima mano, Taremi in quel quarto d'ora è entrato bene. Anche lui sta smaltendo un problemino che ha avuto col Lecce, che non gli ha consentito di allenarsi bene. Voglio portare tutti alla massima condizione possibile, anche Correa, e poi scegliere con tranquillità come ho sempre fatto". 

Due parole sul rendimento di Taremi, che sta incontrando qualche difficoltà. A cosa sono dovute?

"Secondo me ha fatto un'ottima prima parte, poi ha avuto un problemino alla vigilia della ripresa che l'ha rallentato nella sua preparazione. Era abituato a fare sempre il titolare, qui c'è tanta concorrenza con gli attaccanti che abbiamo e non è semplice. Era in netta ripresa ed ero molto soddisfatto, poi c'è stato l'ingresso in campo a Lecce: ha avuto un problemino nell'azione del rigore e per quindici-venti giorni non ha potuto allenarsi al meglio. In questi tre-quattro giorni però l'ho visto molto bene: è un giocatore positivo, un lavoratore e si è inserito molto bene nei nostri meccanismi. Per lui è la prima volta da alternativa, ma per quanto mi riguarda sono molto felice: per l'atteggiamento e per come si allena". 

Si è sentito tirato per la giacchetta da Conte che, senza nominarla, l'ha criticata per la questione arbitrale?

"Ho risposto prima al collega. Come ho detto, gli errori di arbitri e giocatori ci saranno sempre, così come degli allenatori. Mi sono arrabbiato per il diverso trattamento che vedo dall'Inter alle altre squadre. Gli episodi a favore li vedo trattati diversamente da quelli a sfavore, dopo tre-quattro volte mi sono molto arrabbiato. Sono molto tranquillo, a volte sbaglio anch'io per l'adrenalina come nell'ammonizione di lunedì, ma sentivo molto la partita: giovedì non avevamo fatto bene e non volevo che ripetessimo gli stessi errori".

Come gestirete il ritiro? Vedrete il Napoli e poi Sanremo?

"Faremo l'allenamento nel pomeriggio, alle tre. Si finirà e poi si partirà per Torino (in treno, ndr), dove arriveremo per cena". 

Come sta Hakan Calhanoglu? Cosa gli serve per ritornare al suo livello?

"Ha avuto qualche rallentamento, che non aveva mai avuto in carriera. Questi stop l'hanno rallentato e i tre spezzoni di partita che ha fatto recentemente l'hanno aiutato a crescere e fare molto bene. Presto avremo il Calhanoglu a cui siamo tutti abituati".

12.23 - Finisce la conferenza stampa di Simone Inzaghi.