Inter, la rifondazione è già partita. In estate tanti volti nuovi, ci sono le cessioni sicure
Inutile girarci intorno, l'ora dei conti è presto arrivata. Lo ha confermato in qualche modo il presidente Giuseppe Marotta: "Posso dire che Ausilio e Baccin, che sono i responsabili di questa area, lavorano dal primo giorno di ritiro per guardare avanti, per vedere gli elementi che possono fare al caso nostro. Non ci sarà rivoluzione, ci saranno piccoli cambi. In questo momento la rosa è competitiva, composta da persone serie e grandi professionisti. Si fa monitoraggio: le occasioni vanno colte se sono congeniali con le linee guida dell'azienda". Rivoluzione no, ma occasioni che sono congeniali a quelle che sono le linee guida.
L'equazione è facilissima da decifrare. Oaktree è un fondo, di natura quando s'investe si cerca chiaramente un guadagno. Per farlo serve fare player trading, operazione che di conseguenza crea utili: servono dunque profili di prospettiva, in grado di poter esplodere, che magari hanno un costo dimensionato a ciò che è il progetto. Non ci sarà rivoluzione, sì, ma in estate potrebbero esserci molti volti nuovi.
Tre le cessioni sicure, a partire da Davide Frattesi. Il centrocampista era stato preso perché grande occasione per dimostrare la propria forza, ma ora ha voglia di giocare: Roma sembra essere la destinazione, se partirà e arriveranno 40 milioni di sicuro non verranno investiti tutti sul mercato. Difficile dunque andare a prendere Ricci (non che sia un upgrade), ma di sicuro centrocampisti di prospettiva a cifre inferiori non sono facili da trovare.
Poi bisognerà capire quale sarà il futuro di diversi giocatori. Acerbi è una certezza, ma a livello fisico non regge più determinati ritmi. Serve un sostituto affidabile, ma magari con un'età differente. Sommer? Stesso discorso legato all'età. E in difesa servirebbe pure un altro centrale perchè Darmian avrà un anno in più e Bisseck al momento fa fatica. Capitolo centrocampo complicato da spiegare, in attacco serviranno almeno due giocatori al posto di Arnautovic e Correa. L'Inter dopo due passaggi a vuoto (tre con Taremi? Anche se è ancora presto per giudicare) deve riuscire a dare una svolta: le cessioni sicure, sui nomi, non ci saranno di sicuro, ma se 6-7 nuovi giocatori non sono una rivoluzione possono almeno essere chiamati "rifondazione". Ma al di là dei cavilli legati alla terminologia, sarebbe pure ora di dire che alcune filosofie fanno poca strada rispetto ad altre. Ma c'è chi alzerà gli scudi, come giusto che sia. Unico particolare, il campo alla fine è il giudice supremo.