La moviola di Inter-Atalanta: niente calcio d'angolo sul gol del vantaggio, Hien non tocca il pallone
Inutile dirlo, gli occhi di tutti erano puntati anche sull’arbitro Daniele Chiffi, chiamato a dirigere l’incontro tra la prima della classe in Serie A e la squadra campione d’Italia. La finale di Supercoppa Italiana è stata una vetrina anche per l’arbitro veneto, già direttore di gara in questa stagione del big match Milan-Juventus e della partita tennistica vinta dai nerazzurri contro la Lazio.
Sempre vicino all’azione, lascia correre il giusto aiutato dalla sostanziale correttezza dei giocatori che calciano più il pallone che le gambe degli avversari. La partita non si accende quasi mai dal punto di vista agonistico e ha buon gioco nel governare il ritmo di gara. Appena si alza l’intensità ammonisce Scalvini, lanciando un chiaro segnale ai naviganti. Sceglie il richiamo verbale quando Zaniolo sbraccia su Mkhitaryan, placando subito anche le proteste di Gian Piero Gasperini. Al 41’ primo vero episodio della partita: Dumfries viene liberato da Lautaro davanti a Carnsescchi ma Ruggeri lo ostacola con un contrasto giudicato regolare. C’è un incrocio di gambe che porta alle timide proteste interiste, non interviene il VAR lasciando l’interpretazione del campo. In effetti sembra essere Dumfries a calciare il polpaccio del difensore bergamasco.
La ripresa comincia con l’Inter all’assalto e il vantaggio firmato da Dumfries accende le proteste della Dea. L’ex PSV tocca leggermente Scalvini alle spalle prima di girare il pallone in porta, ma sembra troppo poco per gridare all’annullamento del gol. Il Var rivede tutto e lascia proseguire perchè l'intensità del contatto viene valutata dall'arbitro di campo. Dubbi sul corner da cui nasce il gol dell'uno a zero, perchè non c'è la deviazione di Hien sul colpo di testa di Bisseck. Nulla da segnalare nemmeno nel raddoppio interista, in una seconda mezz’ora di partita che regala un sussulto solo in occasione delle rete di Ederson: la rete dell'ex Fortaleza viene annullata dal Var dopo un lungo check, che ravvisa il fuorigioco di De Ketelaree. Chiffi vede bene anche qualche minuto dopo, quando la botta di Zappacosta finisce sul braccio di Mkhitaryan attaccato al corpo. Il match si chiude con due soli ammoniti, perchè il secondo cartellino arriva per un intervento irregolare di Carlos Augusto a due miniuti dal novantesimo