Lontano da San Siro non è l'Inter a essere minore. E sei sberle alla Lazio fanno male a tutti
Alla faccia dell'Inter minore fuori casa. Basterebbe questa frase per poter chiudere discussioni scudetto, ipotesi, momenti d'appannamento, gestioni particolari della Champions. È pur vero che i problemi restano e non devono essere messi sotto al tappeto per una vittoria simile, ma questo 6-0 alla Lazio fa male a tutti. Alla squadra di Baroni in primis, che dopo la doppia vittoria contro il Napoli sembrava aver fatto qualche passo in avanti: ripartire ora diventa abbastanza complicato.
È un bel segnale anche ad Atalanta e Napoli, due squadre che al momento possono mettere in difficoltà i nerazzurri, anche se diventa complicato pensarlo dopo un punteggio tennistico in cui l'Inter ha dominato in lungo e in largo. Per la cronaca, sono 47 le reti segnate in trasferta in tutto il 2024, praticamente un nuovo record di gol segnati fuori casa in un anno solare in Serie A. Altro dato che di sicuro pone le critiche sotto una luce differente rendendole meno aspre.
Nota di merito anche per le parole di Inzaghi, per chi non le avesse lette eccole qua: "Sono più orgoglioso di quello che mettono in campo i miei giocatori. Impiegano un impegno folle, devono sempre farlo e me lo dimostrano ogni giorno. In ogni allenamento. Sto cercando di cambiare il più possibile, tutti meritano di giocare, i giocatori lo sanno e anche la gente aspettava dal 20 di settembre quando abbiamo perso il derby, c'era tanta gente che non vedeva l'ora che inciampassimo come a Leverkusen. I ragazzi ascoltano poco e pedalano". Finalmente una direzione presa con decisione, senza troppi giri. Meglio non analizzarle, se messe controluce si possono notare nomi e cognomi.
Postilla per chi spesso parla senza sapere, appellandosi ai social come fossero l'unica fonte di verità assoluta. Il giornalismo si basa sui fatti, ma soprattutto sulle notizie, da cercare e costruire col lavoro quotidiano. Successivamente si passa alle opinioni cercando di informare in maniera professionale chi legge. I tifosi hanno tutto il diritto di fare i tifosi basandosi sulle proprie emozioni, chi ha portato avanti una scelta di vita e si mette dall'altra parte ha il dovere di informare, pesando parole dette e scritte. Lontano da San Siro non è l'Inter a essere minore, ma chi ha la presunzione di avere la verità in tasca soltanto perché in fin dei conti si parla soltanto di una palla che rotola. Un gioco sì, ma fino a un certo punto.