Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / News
Hakimi, cuore nerazzurro: "L'Inter mi ha portato nell'élite, da Campione d'Italia"
Oggi alle 09:51News
di Daniele Najjar
per Linterista.it

Hakimi, cuore nerazzurro: "L'Inter mi ha portato nell'élite, da Campione d'Italia"

L'ex esterno dell'Inter, oggi al Paris Saint-Germain, Achraf Hakimi, ha rilasciato una intervista a GQ Italia, nella quale ha ripercorso la sua carriera fino a qui, tornando a parlare dell'esperienza in nerazzurro con Antonio Conte.

Ecco le sue parole: "La Germania ha rappresentato per me la costanza, la regolarità nel gioco e nel minutaggio, facendomi sentire importante all’interno di una squadra. L’Inter ha significato consolidarmi nell’élite portando il mio nome al massimo livello possibile, arrivando ad essere inoltre campioni d’Italia. Parigi è stata, beh, magnifica! Mi trovo in uno dei momenti migliori della mia carriera, e nella capitale francese sto continuando a consolidare l’esperienza vissuta sulla sponda nerazzurra di Milano".

Poi ancora: "A Madrid mi sono divertito un sacco perché ero giovanissimo ed era il mio sogno. Non potevo sapere cosa sarebbe accaduto il giorno dopo. Sapevo solo di dover assorbire il più possibile da un gruppo di campioni che per me erano dei riferimenti. Soprattutto, ho imparato che cos’è il calcio professionistico".

Si parla anche di discriminazione: "Non sono stato insultato direttamente, ma se ti siedi accanto a qualcuno e questo si alza, a volte non c’è bisogno di parole per capire certe cose. Ti fanno dei brutti gesti e poi, quando scoprono chi sei, si avvicinano. A quel punto, dico loro di no allontanandole, perché sono una persona prima che un calciatore".