Ponciroli: "Inter quasi ingiocabile in Italia, ma a livello difensivo qualcosa non torna più"
Sulle frequenze di TMW Radio, nel corso dell'appuntamento quotidiano con L'Editoriale, è intervenuto il giornalista Fabrizio Ponciroli: "L’atmosfera a San Siro nella gara contro la Stella Rossa era diversa, ormai vedo più le milanesi che la Juve. Mi è piaciuto il fatto che comunque la Curva abbia sostenuto la squadra, però sembra esserci nell’aria un po’ di preoccupazione, non c’è serenità. Io credo che l’Inter sia una squadra fortissima, nella miglior versione possibile è quasi ingiocabile in Italia, ma a livello difensivo qualcosa non torna più. Anche con la Stella Rossa si è visto qualche errore di troppo, hanno lasciato troppa libertà a Maksimovic che è un gran bel giocatore. Contro certe squadre lasciare questi spazi è rischioso, se non hai quella solidità difensiva contro squadre come Bayern e Liverpool puoi andare in difficoltà. Il dubbio è sulla difesa, ma sono convinto che dipenda molto anche dal centrocampo, i centrocampisti corrono sempre tanto e forse Inzaghi deve trovare qualcuno che possa dare un’ulteriore mano".
Cosa pensi dell’inchiesta di Milano sulla criminalità nelle curve?
“Non mi piace che venga fatta di tutta un’erba un fascio, associare tutta la Curva ai criminali non mi piace. Tanti anni fa era così e non ho paura a dirlo, era un vero problema, non negli ultimi anni. Poi che ci siano frange criminali e che non dovrebbero essere nel mondo del calcio siamo tutti concordi, ma non bisogna dimenticare che senza gli ultras non esiste il calcio. Non sono criminali, quelli non c’entrano nulla col calcio. Gli ultras fanno di tutto per la loro squadra, mi dà fastidio chi dice che Inzaghi o Skriniar non dovevano rispondere a loro. Andateci voi, abbiate voi il coraggio di parlare con quei criminali. Siamo umani, non sono supereroi i calciatori o gli allenatori. Bisognerebbe avere la capacità di denunciare e parlare, sperando che non ci siano ritorsioni perché magari può finire ancora peggio. Basta pensare che siamo tutti intoccabili, non funziona così”.