Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / News
Giocano tutti ma... giocano meno: Inzaghi, avanti tutta sul turnoverTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 3 ottobre 2024, 09:42News
di Marco Corradi
per Linterista.it

Giocano tutti ma... giocano meno: Inzaghi, avanti tutta sul turnover

La Stella Rossa lo conferma: per Simone Inzaghi, il maxi-turnover in ogni gara è l'unico modo per sopravvivere a questa folle stagione, che sta mietendo vittime e causando una pioggia di infortuni più o meno gravi in Europa. Per il tecnico è obbligatorio dosare le energie psico-fisiche, con un'alternanza scientifica degli uomini a disposizione. Un cambio di rotta estremamente significativo che, innanzitutto, comporta una significativa riduzione del minutaggio per gli intoccabili: Lautaro, Barella, Mkhitaryan, Calhanoglu, Dimarco e Bastoni hanno giocato molto meno e/o hanno saltato almeno una gara.

La speranza di Inzaghi è che questa gestione scientifica della rosa possa portare risultati nell'anno nuovo e nella primavera, quando inizieranno le fasi finali di Champions League e Serie A. L'Inter spera di correre nel momento clou della stagione, così da poter inseguire il bis-scudetto e una grande Champions. Non va sottovalutato anche l'impegno di fine stagione, quel Mondiale per Club che potrebbe portare un ampio montepremi. Inzaghi vuole avere tutti sul pezzo e proseguirà nelle rotazioni: possibili sei cambi contro il Torino, con pochissimi superstiti rispetto alla Champions. Vince la democrazia, si gioca meno ma si gioca tutti. Eppure la squadra resta riconoscibile, pur cambiando i protagonisti: mica male, come punto di partenza.