San Siro, sui piani del Comune incombe il secondo anello. I dettagli
Inter e Milan hanno detto no alla ristrutturazione di San Siro, rilanciando l'idea di un nuovo impianto a fianco del Meazza. Il Comune si trova ora una bella gatta da pelare, perché l'impianto era stato indicato come sede della cerimonia d'apertura delle Olimpiadi invernali e tra l'altro c'è sempre quel vincolo monumentale sul secondo anello (dal 2025) che incombe. Una questione non di poco conto che, spiega Calcio&Finanza, si piega inoltre a differenti interpretazioni. Tutto ruota intorno al termine "vincolo leggero" indicato dalla Sovrintendenza, che andrà interpretato.
Se significherà un obbligo di non toccare il secondo anello senza poterlo demolire, oppure se potrà essere considerato anche mantenere un lascito di quello che è oggi il secondo anello, attraverso ad esempio l’utilizzo delle scale elicoidali. Club e Comune sperano che si tratti di un vincolo soft, così da tentare di ravvivare i discorsi sulla demolizione del Meazza per costruire un nuovo stadio. In caso contrario, San Siro resterà dov'è e andrà riutilizzato: da capire se sarà possibile trasformarlo in altri impianti sportivi (un palazzetto?) oppure resterebbe solo come impianto per i concerti e/o la Nazionale.