Acerbi, chi si rivede: il duello con Haaland ai raggi X

Nella sfida fra l'Inter ed il Manchester City di questa sera, che si giocherà all'Ethiad Stadium di Manchester, ci sarà una partita nella partita: quella fra Francesco Acerbi ed Erling Haaland. Il centrale italiano magari non sarà più giovanissimo o in grado di garantire di giocare tutte le partite a disposizione, ma nelle ultime 2 stagioni ha abituato i tifosi nerazzurri a prestazioni di alto livello quando si tratta di prendere in consegna il centravanti avversario e non farlo rendere al meglio.

Negli occhi chiaramente il suo rendimento nella finale di Istanbul, dove appunto Haaland si preannunciava essere il pericolo numero uno, ma di fatto venne reso praticamente innocuo dall'ex Lazio. Si è detto e scritto tanto rispetto a quello scontro fra titani, ma d'altronde i dati parlano chiaro. Andando a ripescare quelli riportati da Opta Analyst si può notare come per esempio Acerbi collezionò in quella serata in Turchia 2 intercetti, 1 tackle vinto, 3 palloni recuperati, 4 interventi a liberare l'area. Colpiscono poi alcuni numeri del norvegese nella stessa partita, a livello di partecipazione al gioco: 3 passaggi riusciti, 5 sbagliati, 1 solo tiro verso la porta avversaria.

Non solo dunque contrasti veri e propri vinti, ma anche la capacità di scoraggiare, insieme ai compagni di reparto che lo hanno aiutato a formare una gabbia attorno gigante, qualsiasi tentativo da parte dei compagni di servirlo, tanto lo vedevano stretto nella morsa dei bodyguards di Inzaghi. 

Poi certo, non basterà fermare Haaland per pensare di fermare il City stasera, ma certamene non far segnare un giocatore capace di realizzare due triplette ed una doppietta negli ultimi 3 match sarebbe già un bel passo avanti per i nerazzurri. Il Brentford ha giocato alla pari della squadra di Guardiola per lunghi tratti del match di Premier giocato sabato, ma alla fine è capitolato per due guizzi del centravanti di Guardiola. Ecco perché servirà il miglior Acerbi, che in estate ha avuto tutto il tempo di recuperare fisicamente saltando l'Europeo e che ora ha l'opportunità di far vedere di essere ancora quello che si mette in tasca il bomber altrui.