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Samaden: "L'Atalanta investe sui giovani. Impressionato da Gasp per un aspetto"TUTTO mercato WEB
lunedì 8 luglio 2024, 12:43News
di Daniele Najjar
per Linterista.it

Samaden: "L'Atalanta investe sui giovani. Impressionato da Gasp per un aspetto"

L'ex direttore del settore giovanile dell'Inter, oggi all'Atalanta, Roberto Samaden, che ricopre anche il ruolo di responsabile della sezione di sviluppo del calcio giovanile del settore tecnico della Federcalcio, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera, parlando del tema della valorizzazione dei giovani nel calcio italiano. Ecco alcune delle sue considerazioni.

Roberto Samaden, quando si parla di giovani, come in questo momento di crisi, qual è l’aspetto chiave?

"Ho sentito parlare di aspetti tecnici e di valorizzazione. Ma prima delle questioni specifiche legate al campo, direi che il fattore più limitante per la crescita dei ragazzi e delle ragazze è l’ambiente in cui crescono".

Cosa deve cambiare?

"Non è possibile che in nome del risultato, tutto sia giustificato. Cambiare una cultura non è per nulla facile. Ma per costruire un ambiente formativo è necessario investire sulla base, per esempio investendo sulla promozione del calcio a 5 nel sistema scolastico".

Vediamo le Under azzurre che vincono, poi quasi nessuno sfonda. Perché?

"Non è solo una questione legata alla mancata valorizzazione, è vero. Il panorama europeo è superiore al nostro. Il grandissimo lavoro del Club Italia e di Maurizio Viscidi non è dovuto al fatto che abbiamo i migliori giocatori: il nostro prodotto si è impoverito tanto".

È pessimista?

"No, sono ottimista se si decide finalmente di investire nella base come si è fatto di recente con il programma delle aree di sviluppo territoriale. Senza preoccuparsi solo del vertice della piramide".

I nostri ragazzi vanno all’estero per giocare o per i soldi?

"È innegabile il fattore economico, ma le opportunità che danno molti club all’estero sono concrete. C’è però un dato dell’eca su cui riflettere: negli ultimi 10 anni l’80% dei calciatori 16enni che ha lasciato il paese d’origine, è tornato indietro".

Ora tutti i riflettori sono su Camarda nel Milan U23. È giusto che sia così?

"Lui è la classica eccezione che conferma la regola, ma bisogna aver grande attenzione nel valutare il momento opportuno per il salto: la maggior parte dei professionisti ha fatto un percorso per gradi. E ogni ragazzo ha tempi di maturazione diversi".

Si ritorna all’inizio: l’ambiente fa la differenza.

"A Zingonia senz’altro. La proprietà investe sui giovani, c’è la seconda squadra, ci sono le strutture. E per restare all’attualità, l’ad Luca Percassi ha messo la faccia sulla questione del vincolo: c’è il rischio di disincentivare gli investimenti".

C’è anche un tecnico nato proprio con le giovanili.

"Sono rimasto impressionato dalla capacità di Gasperini di lavorare coi ragazzi: non è solo il coraggio che infonde, a dare sicurezza a giovani come Scalvini o Ruggeri, ma proprio gli strumenti che fornisce loro ogni giorno: un modello per come lavorare nei settori giovanili".