Zhang, ultimo giorno da presidente dell'Inter: Steven non può lasciare la Cina
Il debito stipulato con Oaktree alla fine è risultato fatale per Steven Zhang e per l'avventura di Suning alla guida dell'Inter. "Nel maggio del 2021 le due parti sottoscrivono un accordo: Oaktree presterà 275 milioni che dovranno essere restituiti in 3 anni con interessi del 12 per cento. In parole povere: 385 milioni che Zhang avrebbe dovuto restituire oggi. Salvo spettacolari colpi di scena sul gong finale, non ce la farà. Però ci ha provato, cercando di avere in prestito dalla finanziaria Pimco 435 milioni di euro che avrebbero salvato le sue quote di Inter. Di fatto, però, sarebbe stato come saldare un debito andando a chiedere un prestito da un altro creditore - e quindi finendo per contrarre un altro debito", si legge su Tuttosport.
Inoltre i diversi processi in patria gli hanno impedito di prendere parte ai festeggiamenti per la seconda stella: "E a quanto pare la sentenza della Corte Suprema di Hong Kong ha pesato non poco quando Zhang ha provato a cercare di rifinanziare il debito contratto con Oaktree, perché il suo curriculum di debitore era ormai macchiato da una sentenza che lo segnalava come moroso - e non con chiunque, ma con lo stato cinese. La decisione del tribunale di Hong Kong, tra l’altro, è stata resa esecutiva anche a Milano e New York - il che avrebbe permesso alla China Construnctions Bank di aggredire i beni di Zhang pure sul nostro territorio. Sarà un caso o meno, ma dall’estate scorsa il presidente dell’Inter in Italia non ha più messo piede: nemmeno per festeggiare la seconda stella sulla maglia", prosegue il quotidiano.