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Palmeri: "Le non verità di Pioli e Allegri, ecco come Simone Inzaghi ha fatto la differenza"TUTTO mercato WEB
sabato 27 aprile 2024, 13:31News
di Marco Pieracci
per Linterista.it

Palmeri: "Le non verità di Pioli e Allegri, ecco come Simone Inzaghi ha fatto la differenza"

Nel suo editoriale su Sportitalia.com Tancredi Palmeri spiega in che modo Simone Inzaghi è riuscito a scavare un abisso fra sé e i tecnici di Juventus e Milan creando le premesse per il primo scudetto. al terzo anno di Inter: "Sono le premesse dell’Inter e di Simone Inzaghi che rendono improponibili le parole di Pioli e Allegri.

Inzaghi arriva all’Inter e pronti via perde Lukaku, Hakimi e Eriksen. Poi perde Perisic miglior giocatore del campionato. Mercato senza mai poterci mettere un soldo che fosse uno, rilanciando giocatori che dalle altre andavano a fare panchina come i Dzeko e i Mkhitaryan, volati con Inzaghi a un livello quasi mai visto in carriera, sicuramente non da una decina d’anni a questa parte. Tutti, ma proprio tutti i giocatori valorizzati dal gioco di Simone Inzaghi. E parliamo di valore vero sul mercato.

Quale erano le premesse di questi tre anni? Probabilmente solo quest’anno l’Inter partiva con una rosa più forte. Ma attenzione, più forte non vuol dire essere capaci di dare 17 punti al secondo e con il gioco meraviglioso dell’Inter. Quelli sono gli anni in cui la Juventus di Allegri comprava i più forti e aveva il doppio della rosa degli altri. Adesso puoi essere più forte ma in una situazione di sostanziale equilibrio.

ll livello delle rose di Inter, Milan e Juventus era molto ravvicinato ai nastri di partenza.

E’ stato merito del mister aver creato la differenza abissale. Questo è quello che fa un allenatore, uno bravo. Come bravissimo era stato Pioli a vincere uno scudetto quasi miracoloso, e nessuno lo aveva negato che lui fosse il fautore: lo stesso Simone Inzaghi che nel momento più doloroso ebbe parole di stima che andarono ben oltre i complimenti di prassi. Bisogna saper vincere e bisogna anche saper perdere.

E infine questo è stato anche il differenziale più clamoroso tra Simone Inzaghi da un lato, e Pioli e Allegri dall’altro.

Da un lato c’è stato un allenatore su cui hanno raccontato una realtà virtuale: in estate si parlava di Inter casa di riposo per giocatori vecchietti, si parlava di Thuram non all’altezza, si parlava delle 11 cessioni; poi di colpo non si sa come si è parlato di una Inter come la RedBull, di una squadra nettamente favorita. E perché? Perché è Simone Inzaghi che ha cambiato la percezione delle cose. Un allenatore peraltro che 13 mesi fa veniva messo sulla graticola nonostante si stesse per giocare i Quarti di Champions. Si ripeteva la solita tiritera “le 12 sconfitte”, e non si guardava alla bontà del gioco.

E se Simone Inzaghi è stato messo in discussione perfino mentre si giocava la gloria in Champions, da questo lato abbiamo invece uno Stefano Pioli che racconta di avere una squadra non lontana da Real Madrid e Manchester City (ma come lui lo racconta anche gran parte della critica milanista), e poi però sostiene ugualmente che non c’era storia contro l’Inter. Ma forse è il Milan che si è raccontato una favoletta sul valore di Leao, Tomori, Theo Hernadenz, ancor prima che su quello dei nuovi acquisti. Eppure, anche così, fino a 10 giorni fa Pioli per il club era intoccabile, una fortuna non meritata al tempo da Simone Inzaghi".