Spalletti: "L'Italia deve fare passi avanti sull'impatto fisico"
"Ho chiamato molti centrocampisti, perché un giocatore di questo reparto ha di suo la disponibilità a creare una squadra forte, è sempre in sintonia con tutto ciò che ha intorno, è sempre disposto a dare una mano a chiunque perché è nel mezzo del gioco. La Germania è una squadra forte, e tosta, ma noi vogliamo giocare queste partite e portarcele a casa". Così il ct della nazionale Luciano Spalletti, ospite della 'Domenica Sportiva', durante la quale ha confessato di preferire Maradona a Pelé, mentre tra Messi e Cristiano Ronaldo non si è espresso, precisando però che l'argentino "è più difficile da marcare". Il ct ha poi parlato di Federico Chiesa, che lui considera pezzo importante della sua squadra ma che nel Liverpool fa tribuna. "Va oltre l'ostacolo da solo - le parole di Spalletti - crea situazioni di vantaggio per la squadra, prende, ti guarda negli occhi, va di là e offre situazioni da solo.
Ma è chiaro che deve cominciare a giocare con più continuità. Se avrebbe fatto bene a rimanere in Italia? Non lo so, ma forse ora avrà conoscenze che gli serviranno per crescere ancora". Ma ha ragione il tecnico del Liverpool Arne Slot, secondo il quale a Chiesa manca ancora l'intensità per giocare in Premier League? "Per me può aiutare qualsiasi squadra in qualsiasi campionato - risponde Spalletti - ma dal punto di vista dell'impatto fisico dobbiamo fare dei passi avanti, anche con la Francia abbiamo sofferto un po' la loro stazza e intensità di ritmo. Sotto questo punto di vista dobbiamo fare dei passi avanti". (ANSA)