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Roma, si scalda Shomurodov: da sicuro partente a risorsa utile. Il futuro è un win-win
Aria di sorprese in casa Roma: Claudio Ranieri medita un cambio al centro dell’attacco per la sfida contro il Verona e la scelta potrebbe ricadere su Eldor Shomurodov. L’uzbeko, sempre prezioso nelle sue apparizioni stagionali, potrebbe infatti partire titolare al posto di Artem Dovbyk, che ieri non ha preso parte all’allenamento allo stadio Tre Fontane per una “normale gestione” fisica. Dovbyk dovrebbe comunque essere convocato, ma tutto lascia pensare a un suo utilizzo a gara in corso.
Ranieri ha più volte ribadito che le gerarchie non contano e anche stavolta sembra intenzionato a premiare chi si dimostra più utile alla causa. Shomurodov, autore di 6 gol stagionali pur partendo solo 5 volte dall'inizio, ha sempre risposto con impegno e spirito di sacrificio, guadagnandosi anche il rinnovo fino al 2027. Contro un Verona fisico e in forma, la Roma potrebbe puntare su un tridente composto da Shomurodov, Baldanzi e Soulé, in attesa di inserire eventualmente Dovbyk nel secondo tempo, come già accaduto con successo in Coppa Italia e contro il Como.
La parabola dell’uzbeko è sorprendente: da partente certo - rifiutato da Atlanta, sfumato il passaggio al Venezia - a elemento chiave per il finale di stagione, nel corso del quale potrebbe guadagnarsi anche una riconferma. Ora la Roma si trova tra le mani un giocatore rivalutato e, se alla fine non dovesse restare, sarebbe potenzialmente utile anche sul mercato poiché rivalutato e quindi plusvalenza certa. Una situazione win-win. A riportarlo è il Corriere dello Sport.
Ranieri ha più volte ribadito che le gerarchie non contano e anche stavolta sembra intenzionato a premiare chi si dimostra più utile alla causa. Shomurodov, autore di 6 gol stagionali pur partendo solo 5 volte dall'inizio, ha sempre risposto con impegno e spirito di sacrificio, guadagnandosi anche il rinnovo fino al 2027. Contro un Verona fisico e in forma, la Roma potrebbe puntare su un tridente composto da Shomurodov, Baldanzi e Soulé, in attesa di inserire eventualmente Dovbyk nel secondo tempo, come già accaduto con successo in Coppa Italia e contro il Como.
La parabola dell’uzbeko è sorprendente: da partente certo - rifiutato da Atlanta, sfumato il passaggio al Venezia - a elemento chiave per il finale di stagione, nel corso del quale potrebbe guadagnarsi anche una riconferma. Ora la Roma si trova tra le mani un giocatore rivalutato e, se alla fine non dovesse restare, sarebbe potenzialmente utile anche sul mercato poiché rivalutato e quindi plusvalenza certa. Una situazione win-win. A riportarlo è il Corriere dello Sport.
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