
È mancato solo il gol
Inutile nascondersi, lo 0-0, o comunque il pareggio, era un risultato ampiamente previsto nella sfida di ieri. Il Genoa, ormai salvo, attende solo la matematica per festeggiare l'obiettivo, dall'altra parte al Verona un punto andava benissimo alla luce dei risultati del sabato e considerando la trasferta quasi proibitiva dell'Empoli al Maradona di questa sera. Il copione della sfida, però, è stato a senso unico, specialmente nel secondo tempo, a favore di un Verona che ha cercato fino al 95' una vittoria che avrebbe sicuramente meritato.
No, la squadra di Zanetti non si è accontentata del punticino che comunque è preziosissimo per la classifica. I gialloblù, spinti da un caloroso Bentegodi, hanno offerto una prova di grande intraprendenza ed è mancata, al solito, freddezza e concretezza là davanti.
Coppola, Valentini e Ghilardi non hanno lasciato neanche le briciole a Pinamonti e compagni, Duda il solito metronomo in mezzo affiancato da un Dawidowicz che, pur pasticciando spesso con la palla tra i piedi, ha ringhiato ininterrottamente sui centrocampisti rossoblù. Molto positivo l'impatto di Serdar, che ha aggiunto ancora maggiore verve nel finale, così come Kastanos il quale ha però cestinato il pallone da tre punti in pieno recupero.
Insomma un Verona che, forte della distanza di sicurezza in classifica e quindi senza l'asfissiante pressione del dover vincere a tutti i costi, ha potuto giocare a viso aperto cercando fino all'ultimo quella vittoria che avrebbe rappresentato una grandissima ipoteca sulla salvezza.
La strada ormai è tracciata, settimana prossima la complicata trasferta di Roma dove fare punti sarà difficile, prima di tornare al Bentegodi a fine aprile per chiudere la questione contro il Cagliari.







