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Genoa, Gilardino: "Emozionante, partita esaltante. Retegui ha fame, lavorarci è semplice"
Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, parla così a Sky Sport dopo la vittoria per 4-1 della sua squadra contro la Roma: "La partita è stata interpretata nel modo migliore dai ragazzi. Avevo chiesto atteggiamento e prestazione e così è stato, a tratti sono stati eroici per forza, lucidità e voglia messa in campo. È stato emozionante vedere una partita del genere, abbiamo saputo soffrire ma anche creare situazioni pericolose nella metà campo della Roma. Per un allenatore è molto gratificante".
Avete saputo reagire anche agli infortuni di Strootman e Badelj.
"In quel momento abbiamo perso due giocatori importanti, grandissima soddisfazione. Kutlu e Thorsby hanno fatto una grande partita, significa che la rosa c'è, è dentro. Rispetto a Lecce e altre partite avevo chiesto la lucidità nel capire i momenti chiave. Era determinato e così è stato".
Sta aiutando Retegui? Come?
"Lavorando. Quotidianamente, alla fine di ogni allenamento, ci fermiamo con lui e gli altri attaccanti per lavorare su palle laterali e centrali, anche spalle alla porta. Mateo ha fame e voglia di imparare, per noi è molto semplice. Abbina forza e caratteristiche nel modo migliore, la squadra lo supporta e gli va dato merito. Stasera non ha fatto solo gol, ha gestito anche diversi palloni. Un lavoro importante".
L'esordio in Serie A è stato duro, la sconfitta interna con la Fiorentina. Quali corde ha toccato?
"Tatticamente qualcosina abbiamo cambiato. Ero lucido e cosciente di quel momento, eravamo arrivati da poco in Serie A con un gruppo di giocatori con cui lavoravamo da pochi giorni essendo stati presi a fine mercato. Abbiamo lavorato, con serenità, per migliorare alcune situazioni e con le prestazioni ne siamo usciti. La partita con la Fiorentina ci ha insegnato tanto. La volontà è di lavorare sulle proposte tecniche, sia partendo da dietro che nella metà campo avversaria. Ma dobbiamo essere abili con moduli e situazioni diverse. Capire i momenti diventa determinante, la prova di questa sera è stata davvero esaltante".
Avete saputo reagire anche agli infortuni di Strootman e Badelj.
"In quel momento abbiamo perso due giocatori importanti, grandissima soddisfazione. Kutlu e Thorsby hanno fatto una grande partita, significa che la rosa c'è, è dentro. Rispetto a Lecce e altre partite avevo chiesto la lucidità nel capire i momenti chiave. Era determinato e così è stato".
Sta aiutando Retegui? Come?
"Lavorando. Quotidianamente, alla fine di ogni allenamento, ci fermiamo con lui e gli altri attaccanti per lavorare su palle laterali e centrali, anche spalle alla porta. Mateo ha fame e voglia di imparare, per noi è molto semplice. Abbina forza e caratteristiche nel modo migliore, la squadra lo supporta e gli va dato merito. Stasera non ha fatto solo gol, ha gestito anche diversi palloni. Un lavoro importante".
L'esordio in Serie A è stato duro, la sconfitta interna con la Fiorentina. Quali corde ha toccato?
"Tatticamente qualcosina abbiamo cambiato. Ero lucido e cosciente di quel momento, eravamo arrivati da poco in Serie A con un gruppo di giocatori con cui lavoravamo da pochi giorni essendo stati presi a fine mercato. Abbiamo lavorato, con serenità, per migliorare alcune situazioni e con le prestazioni ne siamo usciti. La partita con la Fiorentina ci ha insegnato tanto. La volontà è di lavorare sulle proposte tecniche, sia partendo da dietro che nella metà campo avversaria. Ma dobbiamo essere abili con moduli e situazioni diverse. Capire i momenti diventa determinante, la prova di questa sera è stata davvero esaltante".
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