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Dossena: "Ho un record impossibile da battere, non capiterà mai a nessun altro"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:53Serie A
di Simone Lorini

Dossena: "Ho un record impossibile da battere, non capiterà mai a nessun altro"

In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, l'ex fantasista Beppe Dossena, ripercorre i passaggi più significativi della propria carriera. Questo il passaggio sull'addio alla Sampdoria, che tanto lo fece soffrire: "Segno due gol in Coppa Campioni contro il Rosenborg. Nella gara seguente di A Boskov mi tiene fuori dicendomi che avrei giocato il derby che arrivava subito dopo. Ma contro il Genoa mi manda in panchina. Io accetto tutto, però se a un giocatore della mia età (avevo 33 anni) dici una cosa poi deve essere quella. Io non volevo rappresentare un problema per la Samp e così accettai la proposta di Gaucci (Perugia, in C1) che mi fece un contratto di sei anni. Ma con Boskov nessun problema, davvero: abitavamo anche uno di fronte all’altro. Cose che succedono".

Campione del mondo nel 1982 con la maglia numero 10 e nessun minuto in campo.
Non capiterà a nessun altro: ho un record imbattibile. Ma il titolo lo sento mio, perché contribuii a rendere tosti gli allenamenti e avevo giocato nelle qualificazioni. Mi rubarono la medaglia negli spogliatoi del Bernabeu e la Figc non ha mai pensato di farmene avere una copia».


Più rimpianti per il minuto non giocato nel 1982 o per la mancata convocazione nel 1986?
"L’esclusione del 1986 mi diede fastidio, ma mi passò in fretta. Non mi fu spiegata, però il ct non mi aveva detto che mi avrebbe chiamato. I rimpianti sono legati alla sfera famigliare: aver trascurato un po’ moglie e figli durante la carriera; e soprattutto non aver telefonato ogni sera a mia mamma. È successo poche volte e mi dispiace tanto".