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Gilardino: "Gudmundsson a oggi è un giocatore del Genoa. Cerchiamo un portiere affidabile"
Direttamente dal ritiro di Moena, il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato ai microfoni di Sky Sport, delle linee tracciate sul campo principale del "Benatti" per aiutare i giocatori in campo nelle esercitazioni tattiche: "Sono tutte situazione e grazie a queste linee noi e andiamo a lavorare sul campo per avere riferimento. E' chiaro che la domenica non è così ma dal punto di vista visivo in allenamento può essere d'aiuto".
Ti aspettavi di rivedere Gudmundsson in ritiro?
"Io sì. La società con me è stata chiara. Ad oggi è un giocatore del Genoa, l'ho detto anche l'altra sera, in questo momento si allena. E' un grande professionista. L'altra sera gli ho chiesto se è felice, è molto felice. Vedremo gli sviluppi delle prossime settimane ma al momento ce lo teniamo stretto e crediamo in lui come abbiamo creduto la scorsa stagione e come in tutti gli altri giocatori".
Quanto vorresti fosse il 31 agosto e svegliarsi con Gudmundsson, Retegui in rosa nel Genoa?
"Avere giocatori di qualità, che fanno la differenza nelle partite per un allenatore diventa indispensabile. Queste sono scelte societarie però per quanto mi riguarda, e per quanto la società parla con me quotidianamente, loro sono del Genoa. Ad oggi Gudmundsson ce l'ho a disposizione e quando avrò a disposizione Vitinha e Retegui li allenerò come ho fatto la scorsa stagione. Ed è normale che avere un materiale tecnico di questo tipo è sicuramente stimolante".
Come è stato l'impatto di Zanoli?
"A destra abbiamo un giocatore molto affidabile come Sabelli che la scorsa stagione ha fatto un campionato straordinario. Quest'anno siamo riusciti ad arrivare a Zanoli, giocatore giovane, di prospettiva e con grandi potenzialità. Crediamo in lui e nelle sue potenzialità. E sicuramente lui ha il desiderio di fare una grande stagione".
Che caratteristiche deve avere il nuovo portiere?
"Ho in questo momento portieri affidabili come Leali, Sommariva e Stolz. In quel ruolo stiamo cercando un giocatore con caratteristiche importanti. Per noi e per me diventa indispensabile avere un giocatore con quelle caratteristiche. Valutiamo nei prossimi giorni. Mi auguro possa arrivare il prima possibile perché si avvicina sempre di più la data della prima partita ufficiale, della Coppa Italia e a seguire del campionato".
Ti aspettavi fosse così importante il ruolo del portiere?
"Ho avuto la fortuna di avere in prima squadra due portieri importanti: uno era Semper e l'altro è stato Martinez. E' stata mia poi la scelta di dare continuità con Martinez e da lì abbiamo costruito quello che tutti hanno visto. Abbiamo cercato di creare, in base alle caratteristiche dei giocatori, determinati sviluppi di gioco. E' normale che portieri con la caratteristiche di Martinez non è semplice andare a trovarli in questo momento. Cerchiamo un portiere affidabile per questa categoria, che sappia principalmente parare ma anche giocare con i piedi. Non è semplice, lo sappiamo. Sia il direttore che la società sanno la mia volontà. Mi auguro che il prima possibile possa arrivare".
Quanto ti senti cresciuto come allenatore al Genoa?
"A me piace imparare, studiare e mettermi a disposizione della squadra per qualsiasi situazione. E' una continua voglia di migliorarsi. E' uno stimolo che cerco quotidianamente di migliorare e allo stesso tempo di sollecitare il mio staff nel miglioramento costante. Da quando sono arrivato in prima squadra ad oggi è stata una prospettiva importante. Non avrei mai pensato due anni e mezzo fa di poter allenare il Genoa, di vincere un campionato, di confermarmi in Serie A e oggi ritrovarmi qui. Grazie a queste caratteristiche che ho cercato di mantenere nel tempo, con perseveranza perché ho fatto anche esperienze in passato non semplici in categoria inferiori ma che mi hanno formato. Poi la base di tutto sono i ragazzi, la squadra. La squadra fa la differenza e quando i ragazzi ti danno tutto i risultati arrivano e riesci a costruire un gruppo importante".
Vasquez e Frendrup rimarranno?
"Questo dovresti chiederlo alla società. Per me sono giocatori del Genoa e il desiderio è che rimangano qua. Sono felice per il lavoro svolto da parte mia e dello staff che ringrazio pubblicamente. La crescita dei giocatori è nel lavoro quotidiano, nella voglia del ragazzo di sacrificarsi, di fermarsi dopo l'allenamento e migliorarsi. Questa è una politica che il Genoa ce l'ha nel DNA, vuole portarla avanti in futuro nella valorizzazione dei giovani. Noi dobbiamo pensare a lavorare e basta con grande entusiasmo e farci trasportare in ogni partita dal nostro pubblico".
Ti aspettavi di rivedere Gudmundsson in ritiro?
"Io sì. La società con me è stata chiara. Ad oggi è un giocatore del Genoa, l'ho detto anche l'altra sera, in questo momento si allena. E' un grande professionista. L'altra sera gli ho chiesto se è felice, è molto felice. Vedremo gli sviluppi delle prossime settimane ma al momento ce lo teniamo stretto e crediamo in lui come abbiamo creduto la scorsa stagione e come in tutti gli altri giocatori".
Quanto vorresti fosse il 31 agosto e svegliarsi con Gudmundsson, Retegui in rosa nel Genoa?
"Avere giocatori di qualità, che fanno la differenza nelle partite per un allenatore diventa indispensabile. Queste sono scelte societarie però per quanto mi riguarda, e per quanto la società parla con me quotidianamente, loro sono del Genoa. Ad oggi Gudmundsson ce l'ho a disposizione e quando avrò a disposizione Vitinha e Retegui li allenerò come ho fatto la scorsa stagione. Ed è normale che avere un materiale tecnico di questo tipo è sicuramente stimolante".
Come è stato l'impatto di Zanoli?
"A destra abbiamo un giocatore molto affidabile come Sabelli che la scorsa stagione ha fatto un campionato straordinario. Quest'anno siamo riusciti ad arrivare a Zanoli, giocatore giovane, di prospettiva e con grandi potenzialità. Crediamo in lui e nelle sue potenzialità. E sicuramente lui ha il desiderio di fare una grande stagione".
Che caratteristiche deve avere il nuovo portiere?
"Ho in questo momento portieri affidabili come Leali, Sommariva e Stolz. In quel ruolo stiamo cercando un giocatore con caratteristiche importanti. Per noi e per me diventa indispensabile avere un giocatore con quelle caratteristiche. Valutiamo nei prossimi giorni. Mi auguro possa arrivare il prima possibile perché si avvicina sempre di più la data della prima partita ufficiale, della Coppa Italia e a seguire del campionato".
Ti aspettavi fosse così importante il ruolo del portiere?
"Ho avuto la fortuna di avere in prima squadra due portieri importanti: uno era Semper e l'altro è stato Martinez. E' stata mia poi la scelta di dare continuità con Martinez e da lì abbiamo costruito quello che tutti hanno visto. Abbiamo cercato di creare, in base alle caratteristiche dei giocatori, determinati sviluppi di gioco. E' normale che portieri con la caratteristiche di Martinez non è semplice andare a trovarli in questo momento. Cerchiamo un portiere affidabile per questa categoria, che sappia principalmente parare ma anche giocare con i piedi. Non è semplice, lo sappiamo. Sia il direttore che la società sanno la mia volontà. Mi auguro che il prima possibile possa arrivare".
Quanto ti senti cresciuto come allenatore al Genoa?
"A me piace imparare, studiare e mettermi a disposizione della squadra per qualsiasi situazione. E' una continua voglia di migliorarsi. E' uno stimolo che cerco quotidianamente di migliorare e allo stesso tempo di sollecitare il mio staff nel miglioramento costante. Da quando sono arrivato in prima squadra ad oggi è stata una prospettiva importante. Non avrei mai pensato due anni e mezzo fa di poter allenare il Genoa, di vincere un campionato, di confermarmi in Serie A e oggi ritrovarmi qui. Grazie a queste caratteristiche che ho cercato di mantenere nel tempo, con perseveranza perché ho fatto anche esperienze in passato non semplici in categoria inferiori ma che mi hanno formato. Poi la base di tutto sono i ragazzi, la squadra. La squadra fa la differenza e quando i ragazzi ti danno tutto i risultati arrivano e riesci a costruire un gruppo importante".
Vasquez e Frendrup rimarranno?
"Questo dovresti chiederlo alla società. Per me sono giocatori del Genoa e il desiderio è che rimangano qua. Sono felice per il lavoro svolto da parte mia e dello staff che ringrazio pubblicamente. La crescita dei giocatori è nel lavoro quotidiano, nella voglia del ragazzo di sacrificarsi, di fermarsi dopo l'allenamento e migliorarsi. Questa è una politica che il Genoa ce l'ha nel DNA, vuole portarla avanti in futuro nella valorizzazione dei giovani. Noi dobbiamo pensare a lavorare e basta con grande entusiasmo e farci trasportare in ogni partita dal nostro pubblico".
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