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Vogliacco: "Vitinha è fortissimo. Torino? Nella mia testa e nel mio cuore solo il Genoa"
Alessandro Vogliacco, difensore del Genoa, è intervenuto da Pozza di Fassa, località vicina a Moena, sede del ritiro del Grifone, dove la squadra di Alberto Gilardino si è recata per incontrare i tifosi presenti in Val di Fassa. La prima domanda che gli è stata posta riguarda la concorrenza per il posto da titolare, dato che nel suo ruolo sono in 4 per 3 posti: "Ogni settimana - dichiara alla trasmissione We are Genoa di Telenord - sarà bello mettere in difficoltà mister Gilardino con le sue scelte. Marcandalli va lasciato tranquillo, ha doti fisiche sopra la media: va aspettato, gli andranno perdonati degli errori, ci siamo passati tutti. È importantissimo iniziare con una base solida, siamo ambiziosi come i nostri tifosi, ma non ci poniamo obiettivi. Il mister, la cui dote migliore è l’equilibrio, cura molto i dettagli: in base ai giorni approfondiamo la difesa bassa o alta e le molte linee tracciate sul campo di allenamento ci aiutano. Mi piace aiutare la fase offensiva con precisione e pulizia di passaggi per servire al meglio i miei compagni di squadra. Voglio segnare in A, anche perché i miei compagni mi prendono in giro di continuo".
Chi è che ritiene fondamentale e le permette di rendere al massimo?
"La mia famiglia è la mia forza, da loro trovo la forza di andare avanti. Ho la fortuna di avere una bimba, che si chiama Violante, sveglia e vivace, mi riempie le giornate: sono orgoglioso di essere suo papà. In arrivo c’è un maschietto che si chiamerà Leone Sinisa, ci tenevo a dargli questo nome, spero possa prendere qualcosa dal nonno. Giocare con mio cognato Sabelli è un caso unico al mondo: tra di noi c’è una confidenza particolare, è più facile mandarsi a quel paese. Tendo sempre a proteggerlo e difenderlo".
Quest'anno avrete dall'inizio anche Vitinha.
"È un ragazzo solare, secondo me è fortissimo. Badelj? Spero possa giocare per altri 50 anni, è una fortuna averlo con noi".
Si è parlato di Torino nel suo futuro.
"Nella mia testa e nel mio cuore c’è solo il Genoa. Voglio continuare, sono certo che andrà tutto bene per costuire un grande Genoa: naturalmente, esistono delle questioni contrattuali (scadenza 2025, ndr) che non competono a me".
Chi è che ritiene fondamentale e le permette di rendere al massimo?
"La mia famiglia è la mia forza, da loro trovo la forza di andare avanti. Ho la fortuna di avere una bimba, che si chiama Violante, sveglia e vivace, mi riempie le giornate: sono orgoglioso di essere suo papà. In arrivo c’è un maschietto che si chiamerà Leone Sinisa, ci tenevo a dargli questo nome, spero possa prendere qualcosa dal nonno. Giocare con mio cognato Sabelli è un caso unico al mondo: tra di noi c’è una confidenza particolare, è più facile mandarsi a quel paese. Tendo sempre a proteggerlo e difenderlo".
Quest'anno avrete dall'inizio anche Vitinha.
"È un ragazzo solare, secondo me è fortissimo. Badelj? Spero possa giocare per altri 50 anni, è una fortuna averlo con noi".
Si è parlato di Torino nel suo futuro.
"Nella mia testa e nel mio cuore c’è solo il Genoa. Voglio continuare, sono certo che andrà tutto bene per costuire un grande Genoa: naturalmente, esistono delle questioni contrattuali (scadenza 2025, ndr) che non competono a me".
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