Kotarski in Serie A? Parla l'agente: "Per il PAOK darlo via è dura. E' un portiere moderno"

Lunga intervista con Radio Sportiva per Vincenzo Cavaliere, agente e intermediario, che tra gli altri segue il portiere Dominik Kotarski. Il numero uno del PAOK Salonicco era l'altra ipotesi per l'Inter che poi è andata su Josep Martinez del Genoa. Proprio il Grifone lo sta seguendo con grande interesse ma non soltanto.

Quante chances ci sono ancora di vedere Kotarski in Serie A?
"La possibilità c'è sempre finché non chiude il mercato. Il 'problema' di Kotarski è che ha una valtuazione alta, poi il PAOK fa le qualificazioni Champions, ci sono tanti soldi sul tavolo. Dare via un giocatore fondamentale come lui non è facile".

Che portiere è?
"E' un portiere completo, è molto valido, gioca coi piedi, è uno moderno e poi è glaciale come carattere. Quando è andato al PAOK tutti sono rimasti stupiti... E' un pezzo di ghiaccio, freddissimo. E poi ha fatto pochissimi errori quando è stato chiamato in causa, hanno vinto il titolo anche grazie alle sue parate nelle ultime partite".

Tra gli altri segue il talento Djukanovic dell'Hammarby
"Stiamo parlando con diversi club in Italia e all'estero, ha un valore alto. L'Hammarby ha rifiutato diverse offerte ufficiali, in Italia per un 2004 dirigenti e allenatori fanno fatica a credere e investire. Interessa a tanti ma è da capire se stringeranno...".

Da grande esperto di calcio dei Balcani. Che idea si è fatto del possibile addio di Pongracic al Lecce, ennesima plusvalenza di Corvino?
"Pongracic è una sicurezza, ha fatto benissimo in questa stagione, si è conquistato il posto da titolare in Croazia. Se lo è meritato, ha fatto un campionato importante ed è cresciuto tantissimo. Non mi stupiscono le richieste del Rennes e della Fiorentina".

Chiudiamo con... Un consiglio per gli acquisti? Un colpo che si aspetta?
"Forse il Bologna con Logan Costa. E' molto bravo, quando l'ho proposto un anno fa costava meno, ora costa 12, ha fisico, tatticamente è fortissimo. E' un centrale completo poi quando i difensori arrivano in Italia imparano anche di più".