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Dirigenti imbarazzati e Gilardino inquieto, che momento delicatoTUTTO mercato WEB
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giovedì 8 agosto 2024, 17:30Copertina
di Redazione Genoa News 1893
per Genoanews1893.it

Dirigenti imbarazzati e Gilardino inquieto, che momento delicato

E ora tutti cadono dal pero e spalancano la bocca per lo stupore. Solo i tifosi più creduloni potevano illudersi che il Genoa nelle ultime settimane di mercato non avrebbe sacrificato almeno un pezzo pregiato, oltre al portiere Martinez, da tempo approdato all'Inter. Se l'evento non si era verificato in precedenza non è dipeso dalla strenua resistenza dei dirigenti rossoblù ma semplicemente dalla mancanza di vere e proprio offerte.

Sotto l'aspetto comunicativo, la società genoana si è comportata con coerenza, ribadendo che non avrebbe proceduto a svendite ma che avrebbe ascoltato con interesse qualsiasi avance per uno dei suoi “gioielli”. Purtroppo, è successo un imprevisto che si teme arrechi più danni che vantaggi, almeno dal punto di vista tecnico. Scusandoci per il cinismo, ma il malcapitato Scamacca non si sarebbe potuto infortunare un paio di settimane prima? Avrebbe evitato al Genoa di piombare in un mare di imbarazzo. Sì perché da sempre Retegui è stato la prima scelta sul fronte delle cessioni prestigiose. Travagli a non finire nella sua prima stagione italiana e le speranze di vederlo rivalutato dalla spedizione azzurra in Germania sono presto naufragate. Il Grifo è giunto undicesimo pur dovendo fare a meno quasi integralmente del suo potenziale bomber, sicché la società stava solo aspettando una congrua contropartita, così da garantirsi una degna plusvalenza. Sotto l'aspetto del bilancio, i 22 milioni più tre di bonus che giungono da Bergamo sono tanta manna: pur defalcando il 10 per cento pattuito col Tigre al momento dell'acquisto, il guadagno è cospicuo a sufficienza per mettere abbastanza a posto il bilancio e scongiurare, in teoria, l'addio di Albert, l'idolo del popolo genoano.

Già, ma adesso chi lo dice all'islandese, già con le valigie pronte per Firenze, che... abbiamo scherzato? Lui, a 27 anni, è conscio che certi treni possono passare una sola volta e vanno agguantati: incasso raddoppiato e prospettiva di giocare in Europa. Tutto volatilizzato? Non si sa. D'altronde, è comprensibile che Spors e Blasquez si pongano il problema di non tradire la fiducia dei 28 mila che hanno già sottoscritto l'abbonamento.

Il Genoa, anche per jella, è finito in un “cul de sac” e farà fatica ad uscirne. Ben che vada siamo rovinati, si potrebbe dire, perché qualcuno, da questa storia così intricata uscirà certamente con i musi lunghi. C'è da chiedersi, ad esempio, quale potrebbe essere il rendimento di un Gudmundsson confermato non per scelta ma per costrizione. Vale la pena rischiare? Sul fronte opposto, quale Genoa potrebbe nascere senza i dioscuri e con un tempo ridottissimo per sopperire al loro addio? Già sostituire soltanto l'italo-argentino è un'impresaccia, considerato che i papabili – parliamo di Milik e Simeone, ma forse ci scappa qualche personaggio - godono di ingaggi principeschi, che il Genoa senza aiuti non può assolutamente onorare. Sul piano del rendimento, i due succitati non offrirebbero rassicurazioni inferiori, e se rimanesse un Albert discretamente sul pezzo, ecco che la squadra potrebbe addirittura guadagnarci.

​Certo, i giorni passano, il campionato è alle porte e quest'incertezza è alquanto destabilizzante, anche perché Gila, ansioso di capire su quale materiale umano potrà fare affidamento, aspetta sempre un attaccante ulteriore (il giovane macedone Miovski, 25 anni, investimento per il futuro, potrebbe fare al caso del Grifo) nonché un difensore centrale di riserva, un esterno sinistro che difenda meglio di Martin e un centrocampista incursore.

Sic transit gloria mundi: un po' tutti – compreso il sottoscritto – plaudivamo ad una società che aveva affidato a Gilardino un gruppo pressoché immutato di giocatori. Adesso, improvvisamente, con la cessione di Mateo (sperando che Gud rimanga...) e l'infermeria che si è già riempita (secondo tradizione...) affiorano magagne in ogni dove. E tra una settimana arrivano a Marassi i campioni d'Italia, anch'essi immersi negli infortuni, ma i vecchi titolari, pur in ritardo di forma, stanno tutti benone...

PIERLUIGI GAMBINO