Peccenini: "Lo spazio che viene dato a Zalewski è un mistero"
Franco Peccenini, ex calciatore della Roma, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport 101.5 FM.
Altra battuta d’arresto a Verona. Cosa rischia la Roma?
“La Roma non è una squadra costruita per lottare nei bassifondi della classifica. Quindi, se non si inverte presto la tendenza, si rischia grosso”.
È più pericoloso rimanere con Juric o a una nuova scelta tecnica influenzata dal procuratore di turno o peggio da un algoritmo?
“La cosa più pericolosa in questo momento è affidarsi a un procuratore, che non ha a cuore la Roma, ma i suoi interessi e quelli dei suoi assistiti”.
Pellegrini ha detto: “Da questa situazione si esce solo con il lavoro”.
“Luogo comune, cose che si dicono quando le cose vanno male. I giocatori sono pagati per lavorare, è un loro dovere. Quindi, è una frase fatta che lascia il tempo che trova. Poi, c’è da dire che quando le cose vanno male, la fortuna sembra voltarti le spalle.
C’è un proverbio che dice: la fortuna aiuta i forti…”.
A Verona, il tecnico, nella fase cruciale della partita, si è affidato alla vecchia guardia, contestata, rispolverando anche Paredes. Come te lo spieghi?
“Non me lo spiego. A Juric rimprovero solo di non aver dato più spazio a giocatori giovani e con la mente sgombra come Baldanzi e Pisilli, in grado di dare in più rispetto ad altri in termini di freschezza ed entusiasmo”.
Spazio che invece viene dato a Zalewski…
“Altro mistero. Insistere su questa scelta non fa bene neanche al ragazzo, che scende in campo con la paura di sbagliare. A Verona l’errore di Zalewski è inaccettabile, roba che si insegna nelle scuole calcio. Come pure non sono ammissibili le disattenzioni viste a Firenze”.
Con questa situazione, giovani come Pisilli rischiano di fare la fine di Bove?
“Può succedere. Gli allenatori, nelle difficoltà, tendono ad appoggiarsi alla vecchia guardia. La cessione di Bove è stato un grave errore, che ha condizionato anche il mercato. Per me, Bove è migliore di Le Fée. Si sarebbero potuti utilizzare i soldi spesi per acquistare uno o due esterni di centrocampo”.