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Celje-Fiorentina 1-2, le pagelle: Silva horror su Ranieri, Mandragora festeggia il record
Risultato finale: Celje-Fiorentina 1-2
CELJE (di Marco Pieracci)
Ricardo Silva 4,5 - Horror la risposta al tiro non irresistibile che porta avanti la Fiorentina, tutto quello che un buon portiere non deve fare.
Nieto 5 - Trasloca nella difesa a tre per dare una mano nei recuperi difensivi, l'opposizione allo slalom di Ranieri è piuttosto rivedibile.
Vuklisevic 6 - Zaniolo non è Kean e fatica parecchio ad ingranare nel ruolo di centravanti, il tuffo di De Gea gli nega la gioia del pareggio.
Nemanic 6 - Poco sfidato nell'uno contro uno, nasconde così i limiti sul piano della velocità. Cerca fortuna in avanti, con risultati modesti.
Matko 6 - Ce lo si attende al centro dell'attacco, invece eccolo a tutta fascia: si industria per creare pericoli, provoca il calcio di rigore.
Zabukovnik 5,5 - Cataldi detta i tempi di gioco viola, lui prova ad emularlo ma non va oltre il passaggio scolastico. Male sul primo gol.
Svetlin 6 - Discreto dinamismo e una certa propensione agli inserimenti tra le linee: si butta negli spazi, è il primo a inquadrare la porta.
Karnicnik 5 - Il capitano degli sloveni è un avversario spigoloso, ma col tempo perde lucidità. Male su Mandragora, pasticcia anche dopo.
Delaurier-Chaubet 6,5 - Aggressivo sul palleggio, fa le prove generali prima di colpire dal dischetto: trasforma con una certa nonchalance. Dall'89' Edmilson sv
Kvesic 6 - Si alterna con Seslar come riferimento più avanzato, tocca tanti palloni senza uscire mai dal cuore della manovra offensiva. Dall'83' Iosifov sv
Seslar 6 - Il talento potenziale si intravede a occhio nudo, non si adagia su quello: si rende utile, pur non trovando il guizzo risolutivo.
Albert Riera 6 - Partenza a handicap, sotto di due reti la squadra potrebbe mollare gli ormeggi invece tiene e sfiora addirittura il pareggio.
FIORENTINA (di Dimitri Conti)
De Gea 7 - Per tutto il primo tempo ha poco da fare, con l'arrivo della ripresa arrivano anche le situazioni in cui sporcarsi i guanti. Senza colpe sul rigore, super nel finale.
Pongracic 5,5 - Per più di un'ora la sua prestazione è di fatto inappuntabile, poi la macchia con un ingenuo fallo da rigore. Per fortuna sua e del team non commette altri errori.
Comuzzo 6 - Ritrova un posto da titolare, denunciando giusto qualche piccola incertezza assortita in una partita che però, per gran parte del tempo, lo vede presente e collegato.
Ranieri 7 - Dopo aver assistito alle difficoltà di manovra dei suoi per quasi mezz'ora, decide di rompere gli indugi e va a segnare il primo gol del match in slalom, con grande stile.
Moreno 5,5 - Si vede bene che è un centrale e non un esterno a tutta fascia, ruolo in cui risulta adattato. Fa il possibile per un tempo, ma non è abbastanza. Quindi esce.
Dal 46' Parisi 6 - Un po' troppo impreciso nel giocare i primissimi palloni, piano piano però entra nel cuore della partita e anche il livello della sua prestazione cresce.
Mandragora 7 - Notte storica, diventa il più presente di sempre con la Fiorentina nelle coppe europee. Festeggia la ricorrenza procurandosi e segnando il rigore dello 0-2.
Cataldi 6,5 - La sua importanza nell'ecosistema Fiorentina la ritrovi nei dettagli. Nella capacità di fare da schermo ma anche di garantire pulizia in uscita. Anche senza strafare.
Dal 63' Richardson 6 - Si sistema in cabina di regia, risultando meno abbagliante rispetto a Cataldi di cui prende il posto, ma egualmente efficace nel non lasciare spazi.
Adli 5,5 - Rieccolo da titolare dopo un lungo periodo ai box per infortunio. Che si fa sentire: manca di brillantezza, sbagliando un po' troppi passaggi per i suoi standard.
Dal 63' Fagioli 5,5 - Ingresso che si direbbe svogliato, perde la palla da cui nasce l'azione che permette al Celje di prendersi il rigore che accorcia le distanze.
Folorunsho 6 - Chiamato a fare tutta la fascia sul lato del piede debole, si applica senza fiatare. E dà un contributo che può comunque essere considerato pienamente sufficiente.
Dal 77' Dodo sv.
Zaniolo 5,5 - Forse una delle ultime chiamate per non perdere il treno Fiorentina, non riesce a rispondere neppure stavolta. Problemi fisici o mentali, appare corpo estraneo.
Dall'89' Kean sv.
Beltran 5,5 - La coppia con Zaniolo è di quelle che esistono solo sulla carta: in campo non si trovano, non si connettono. Tra i due, l'argentino mette più grinta ma è troppo leggero.
Raffaele Palladino 6,5 - Il livello della sfida e l'importanza del campionato gli suggeriscono di affidarsi al turnover. I tanti cambi di formazione non permettono uno sviluppo fluido alla Fiorentina, che trova comunque il vantaggio nel primo tempo. A metà ripresa il raddoppio che potrebbe chiudere i conti in anticipo, ma il Celje accorcia subito, anch'esso su rigore. Con un pizzico di sofferenza negli ultimissimi secondi, ma assolve al compito richiestogli.
CELJE (di Marco Pieracci)
Ricardo Silva 4,5 - Horror la risposta al tiro non irresistibile che porta avanti la Fiorentina, tutto quello che un buon portiere non deve fare.
Nieto 5 - Trasloca nella difesa a tre per dare una mano nei recuperi difensivi, l'opposizione allo slalom di Ranieri è piuttosto rivedibile.
Vuklisevic 6 - Zaniolo non è Kean e fatica parecchio ad ingranare nel ruolo di centravanti, il tuffo di De Gea gli nega la gioia del pareggio.
Nemanic 6 - Poco sfidato nell'uno contro uno, nasconde così i limiti sul piano della velocità. Cerca fortuna in avanti, con risultati modesti.
Matko 6 - Ce lo si attende al centro dell'attacco, invece eccolo a tutta fascia: si industria per creare pericoli, provoca il calcio di rigore.
Zabukovnik 5,5 - Cataldi detta i tempi di gioco viola, lui prova ad emularlo ma non va oltre il passaggio scolastico. Male sul primo gol.
Svetlin 6 - Discreto dinamismo e una certa propensione agli inserimenti tra le linee: si butta negli spazi, è il primo a inquadrare la porta.
Karnicnik 5 - Il capitano degli sloveni è un avversario spigoloso, ma col tempo perde lucidità. Male su Mandragora, pasticcia anche dopo.
Delaurier-Chaubet 6,5 - Aggressivo sul palleggio, fa le prove generali prima di colpire dal dischetto: trasforma con una certa nonchalance. Dall'89' Edmilson sv
Kvesic 6 - Si alterna con Seslar come riferimento più avanzato, tocca tanti palloni senza uscire mai dal cuore della manovra offensiva. Dall'83' Iosifov sv
Seslar 6 - Il talento potenziale si intravede a occhio nudo, non si adagia su quello: si rende utile, pur non trovando il guizzo risolutivo.
Albert Riera 6 - Partenza a handicap, sotto di due reti la squadra potrebbe mollare gli ormeggi invece tiene e sfiora addirittura il pareggio.
FIORENTINA (di Dimitri Conti)
De Gea 7 - Per tutto il primo tempo ha poco da fare, con l'arrivo della ripresa arrivano anche le situazioni in cui sporcarsi i guanti. Senza colpe sul rigore, super nel finale.
Pongracic 5,5 - Per più di un'ora la sua prestazione è di fatto inappuntabile, poi la macchia con un ingenuo fallo da rigore. Per fortuna sua e del team non commette altri errori.
Comuzzo 6 - Ritrova un posto da titolare, denunciando giusto qualche piccola incertezza assortita in una partita che però, per gran parte del tempo, lo vede presente e collegato.
Ranieri 7 - Dopo aver assistito alle difficoltà di manovra dei suoi per quasi mezz'ora, decide di rompere gli indugi e va a segnare il primo gol del match in slalom, con grande stile.
Moreno 5,5 - Si vede bene che è un centrale e non un esterno a tutta fascia, ruolo in cui risulta adattato. Fa il possibile per un tempo, ma non è abbastanza. Quindi esce.
Dal 46' Parisi 6 - Un po' troppo impreciso nel giocare i primissimi palloni, piano piano però entra nel cuore della partita e anche il livello della sua prestazione cresce.
Mandragora 7 - Notte storica, diventa il più presente di sempre con la Fiorentina nelle coppe europee. Festeggia la ricorrenza procurandosi e segnando il rigore dello 0-2.
Cataldi 6,5 - La sua importanza nell'ecosistema Fiorentina la ritrovi nei dettagli. Nella capacità di fare da schermo ma anche di garantire pulizia in uscita. Anche senza strafare.
Dal 63' Richardson 6 - Si sistema in cabina di regia, risultando meno abbagliante rispetto a Cataldi di cui prende il posto, ma egualmente efficace nel non lasciare spazi.
Adli 5,5 - Rieccolo da titolare dopo un lungo periodo ai box per infortunio. Che si fa sentire: manca di brillantezza, sbagliando un po' troppi passaggi per i suoi standard.
Dal 63' Fagioli 5,5 - Ingresso che si direbbe svogliato, perde la palla da cui nasce l'azione che permette al Celje di prendersi il rigore che accorcia le distanze.
Folorunsho 6 - Chiamato a fare tutta la fascia sul lato del piede debole, si applica senza fiatare. E dà un contributo che può comunque essere considerato pienamente sufficiente.
Dal 77' Dodo sv.
Zaniolo 5,5 - Forse una delle ultime chiamate per non perdere il treno Fiorentina, non riesce a rispondere neppure stavolta. Problemi fisici o mentali, appare corpo estraneo.
Dall'89' Kean sv.
Beltran 5,5 - La coppia con Zaniolo è di quelle che esistono solo sulla carta: in campo non si trovano, non si connettono. Tra i due, l'argentino mette più grinta ma è troppo leggero.
Raffaele Palladino 6,5 - Il livello della sfida e l'importanza del campionato gli suggeriscono di affidarsi al turnover. I tanti cambi di formazione non permettono uno sviluppo fluido alla Fiorentina, che trova comunque il vantaggio nel primo tempo. A metà ripresa il raddoppio che potrebbe chiudere i conti in anticipo, ma il Celje accorcia subito, anch'esso su rigore. Con un pizzico di sofferenza negli ultimissimi secondi, ma assolve al compito richiestogli.
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