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Cagliari, una vittoria contro la Fiorentina per ipotecare la salvezza
Nella giornata di ieri Cagliari e Fiorentina avrebbero dovuto affrontarsi alle ore 15 presso l'Unipol Domus, ma il decesso di Papa Bergoglio avvenuto nelle prime ore del mattino ha portato alla sospensione, tra le altre, anche di questa gara. La società rossoblù, considerato il grande disagio patito dai viola, prima saliti e poi scesi di gran fretta dall'aereo che li avrebbe dovuti riportare a Firenze, ha dato una mano mettendo a disposizione i campi del Crai Sport Center per permettere ai suoi avversari di lavorare con serenità in vista del recupero di domani pomeriggio. Un bel gesto che ci ricorda quanto il rispetto tra avversari sia una qualità molto importante. Ma domani alle 18.30 la palla inizierà a rotolare ed il Cagliari avrà un'importante occasione.
IPOTECA SULLA SALVEZZA. Lecce, Empoli e Venezia hanno disputato le rispettive gare già nello scorso weekend: i salentini hanno perso 0-3 contro il Como di Fabregas, mentre toscani e lagunari hanno dato vita ad un pirotecnico 2-2 che di fatto ha portato il loro distacco dal Cagliari a cinque punti, e fornendo proprio ai rossoblù un importante assist. Vien da se pensare che qualora i rossoblù dovessero riuscire a battere la Fiorentina, porrebbero di fatto un'importante ipoteca sulla salvezza: con otto punti di distacco sulla terz'ultima piazza, occupata in condominio proprio da Empoli e Venezia, e con sole cinque partite alla fine del torneo, sarebbe necessario un vero e proprio suicidio calcistico per perdere la categoria. Ma la Fiorentina sarà un osso più che duro da rompere. La squadra viola ha un ottimo impianto di gioco, un allenatore giovane con importanti idee, un attaccante, Moise Kean, in forma strepitosa, e diversi elementi in rampa di lancio.
QUALE ATTEGGIAMENTO? Anche la Fiorentina, però, ha i suoi lati deboli. Uno di questi è la difficoltà ad avere la meglio contro le squadre cosiddette "piccole", una sorta di blocco che non gli permette di esprimersi nelle occasioni in cui deve prendere l'iniziativa per dimostrare la propria superiorità. Secondo Davide Nicola questa può essere considerata una sorta di strategia. Ecco perchè sarà necessario capire con quale atteggiamento i rossoblù affronteranno questo impegno: baricentro più basso, conservativo, per poi trovare il pertugio e colpire, o giocare una partita aggressiva, contando anche sul pubblico che riempirà l'Unipol Domus? Dubbi che il tecnico piemontese si porterà dietro fino a domani, giacchè ogni qualvolta i suoi hanno "sperimentato" la prima opzione il risultato è stato negativo.
DIFESA A TRE O A QUATTRO? Uno dei dubbi di Nicola sarà lo schieramento della difesa, che di fatto condizionerà buonissima parte dell'impianto di gioco. Mina e Luperto sono le certezze, mentre Palomino ha palesato qualche incertezza in quel di San Siro. Il ritorno allo schieramento a quattro comporterebbe l'esclusione dell'argentino, a favore di Zappa a destra, ed Augello a sinistra. L'attacco della Fiorentina è caratterizzato dalla velocità e dall'imprevedibilità dei vari Kean, Beltran e Gudmunsson, e probabilmente la seconda opzione potrebbe essere la maggiormente accreditata. In attacco sarà sempre Piccoli a guidare le danze: l'attaccante è tornato al goal nella gara contro l'Inter e vorrebbe arrivare in doppia cifra entro la fine del torneo.
IPOTECA SULLA SALVEZZA. Lecce, Empoli e Venezia hanno disputato le rispettive gare già nello scorso weekend: i salentini hanno perso 0-3 contro il Como di Fabregas, mentre toscani e lagunari hanno dato vita ad un pirotecnico 2-2 che di fatto ha portato il loro distacco dal Cagliari a cinque punti, e fornendo proprio ai rossoblù un importante assist. Vien da se pensare che qualora i rossoblù dovessero riuscire a battere la Fiorentina, porrebbero di fatto un'importante ipoteca sulla salvezza: con otto punti di distacco sulla terz'ultima piazza, occupata in condominio proprio da Empoli e Venezia, e con sole cinque partite alla fine del torneo, sarebbe necessario un vero e proprio suicidio calcistico per perdere la categoria. Ma la Fiorentina sarà un osso più che duro da rompere. La squadra viola ha un ottimo impianto di gioco, un allenatore giovane con importanti idee, un attaccante, Moise Kean, in forma strepitosa, e diversi elementi in rampa di lancio.
QUALE ATTEGGIAMENTO? Anche la Fiorentina, però, ha i suoi lati deboli. Uno di questi è la difficoltà ad avere la meglio contro le squadre cosiddette "piccole", una sorta di blocco che non gli permette di esprimersi nelle occasioni in cui deve prendere l'iniziativa per dimostrare la propria superiorità. Secondo Davide Nicola questa può essere considerata una sorta di strategia. Ecco perchè sarà necessario capire con quale atteggiamento i rossoblù affronteranno questo impegno: baricentro più basso, conservativo, per poi trovare il pertugio e colpire, o giocare una partita aggressiva, contando anche sul pubblico che riempirà l'Unipol Domus? Dubbi che il tecnico piemontese si porterà dietro fino a domani, giacchè ogni qualvolta i suoi hanno "sperimentato" la prima opzione il risultato è stato negativo.
DIFESA A TRE O A QUATTRO? Uno dei dubbi di Nicola sarà lo schieramento della difesa, che di fatto condizionerà buonissima parte dell'impianto di gioco. Mina e Luperto sono le certezze, mentre Palomino ha palesato qualche incertezza in quel di San Siro. Il ritorno allo schieramento a quattro comporterebbe l'esclusione dell'argentino, a favore di Zappa a destra, ed Augello a sinistra. L'attacco della Fiorentina è caratterizzato dalla velocità e dall'imprevedibilità dei vari Kean, Beltran e Gudmunsson, e probabilmente la seconda opzione potrebbe essere la maggiormente accreditata. In attacco sarà sempre Piccoli a guidare le danze: l'attaccante è tornato al goal nella gara contro l'Inter e vorrebbe arrivare in doppia cifra entro la fine del torneo.
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