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Giuseppe Rossi: "Fagioli è un piccolo Borja Valero. Gudmundsson dà una spinta in più"
C'era anche Giuseppe Rossi nel gremitissimo Franchi che domenica sera ha potuto festeggiare la vittoria ottenuta dalla Fiorentina contro i rivali della Juventus. Il fuoriclasse ex viola e Villareal, tra le altre, in questi giorni è a Firenze, dove sabato 22 marzo darà il suo addio al calcio con un'amichevole di vecchie glorie suoi compagni di squadra, ed è stato intervistato dal Corriere Fiorentino: "Tornare al Franchi dopo 12 anni è stato bellissimo. Le emozioni sono state quelle del mio mitico 4-2, anche se stavolta abbiamo dominato dal primo contrasto. Alla Fiorentina tengo ancora tantissimo. Alla maglia, alla società, alla città. Firenze ce l’ho nel sangue, allo stadio ho risentito l’affetto come tanti anni fa: significa che anch’io ho fatto qualcosa di buono".
Oggi che prospettive vede per la squadra?
"Può risalire e andare fino in fondo in Conference. Fagioli è un piccolo Borja Valero e Gudmundsson è l’uomo chiave per dare una spinta in più".
Invece Italia-Germania come finisce?
"Tiferò al massimo, quel Mondiale perduto è il mio rammarico, mi auguro di vedere gli azzurri tornare in alto. Ora la lascio che mi aspettano le bambine, ma tanto ci risentiremo presto. Perché una cosa è certa: io la mia casa di Firenze non la venderò mai".
Oggi che prospettive vede per la squadra?
"Può risalire e andare fino in fondo in Conference. Fagioli è un piccolo Borja Valero e Gudmundsson è l’uomo chiave per dare una spinta in più".
Invece Italia-Germania come finisce?
"Tiferò al massimo, quel Mondiale perduto è il mio rammarico, mi auguro di vedere gli azzurri tornare in alto. Ora la lascio che mi aspettano le bambine, ma tanto ci risentiremo presto. Perché una cosa è certa: io la mia casa di Firenze non la venderò mai".
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