Inter, grave blackout. Ma che succede a Calhanoglu? Lento e svuotato del suo genio
La scelta che ha colpito, tenendo conto la posizione irremovibile negli ingranaggi di centrocampo dell'Inter, è stata presa da Simone Inzaghi quando l'ha tolto dal campo a 20 minuti dalla fine del match contro la Viola per inserire Barella. E ancora prima contro il Milan, tirato fuori al 63', dopo una prestazione non sufficiente.
Alquanto evidente, ormai, come la forma di Calhanoglu sia molto lontana dai suoi standard abituali - riflette l'edizione odierna del Corriere dello Sport -, tra errori in costruzione e lentezza lampante in mezzo al campo. Senza l'illuminazione del regista in una zona delicata.
Di certo - secondo il quotidiano romano - sul suo rendimento sta influendo una stagione falcidiata dai guai fisici, che lo hanno bloccato già in tre occasioni in stagione: tra ottobre e lo stop in nazionale a novembre, per ulteriori noie agli adduttori, arrivando al problema al polpaccio che lo ha tenuto ai box per sei partite complessive. Ora le gambe sembrano imballate, il pensiero di gioco lento e prevedibile, il che ha fatto colare a picco anche l'Inter ieri al 'Franchi'. Ma almeno dopo chiuso lo sprint di lunedì ci sarà più tempo per Calhanoglu e compagni di recuperare le forze con due settimane di lavoro ad Appiano, pur sempre con partite di campionato da affrontare.