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Carlos Dunga consiglia Luiz Henrique alla Fiorentina: "Ma in Italia serve un dribbling in meno"
Luiz Henrique continua ad essere il vero sogno di mercato della Fiorentina per gennaio, ma non solo. Per parlare del brasiliano classe 2001, Radio FirenzeViola ha chiesto un parere a Carlos Dunga, leader del centrocampo viola tra il 1988 e il 1992 ed ex ct della Nazionale brasiliana: "E' un giocatore veloce, ha fatto molto bene nell'ultima Libertadores. Due anni fa era un elemento molto alterno mentre quest'anno è stato più solido e continuo. Qui in Brasile si fanno i nomi di Lione e Fiorentina per lui. Di sicuro è un elemento interessante".
Crede che all'occorrenza possa fare anche il centravanti?
"Lui dà il meglio di sé come esterno, o al massimo dietro a una punta. La cosa importante è che davanti a sé abbia spazio e non rimanga statico, da solo, in attacco".
Potrebbe ambientarsi velocemente in Italia?
"Sì, certo. Lui è un giocatore con molta fame, che ha voglia di emergere e di dimostrare tutto il suo valore. Quindi non credo che avrebbe problemi in una nuova realtà".
Lei, dunque, lo consiglierebbe alla Fiorentina?
"Sì, è un elemento promettente. Spesso di un giocatore si vedono solo le qualità tecniche, poi bisogna capire se uno è competitivo veramente".
Si è parlato molto di un carattere particolare per Luiz Henrique…
"Il calcio oggi è cambiato molto, i social hanno trasformato anche i calciatori e i loro interessi… però spesso il comportamento dei tesserati dipende molto dalla società. Se il club mette in chiaro quali comportamenti è giusto avere, è tutto più facile".
Dove crede che possa ancora migliorarsi?
"Lui come tutti i giovani cerca sempre di tenere il pallone tra i piedi, di fare un dribbling in più… se andrà a giocare in Italia dovrà imparare ad essere più efficiente, più concreto. Solamente giocando potrà arrivare a questo".
Ascolta il podcast per l'intervista completa a Carlos Dunga!
Crede che all'occorrenza possa fare anche il centravanti?
"Lui dà il meglio di sé come esterno, o al massimo dietro a una punta. La cosa importante è che davanti a sé abbia spazio e non rimanga statico, da solo, in attacco".
Potrebbe ambientarsi velocemente in Italia?
"Sì, certo. Lui è un giocatore con molta fame, che ha voglia di emergere e di dimostrare tutto il suo valore. Quindi non credo che avrebbe problemi in una nuova realtà".
Lei, dunque, lo consiglierebbe alla Fiorentina?
"Sì, è un elemento promettente. Spesso di un giocatore si vedono solo le qualità tecniche, poi bisogna capire se uno è competitivo veramente".
Si è parlato molto di un carattere particolare per Luiz Henrique…
"Il calcio oggi è cambiato molto, i social hanno trasformato anche i calciatori e i loro interessi… però spesso il comportamento dei tesserati dipende molto dalla società. Se il club mette in chiaro quali comportamenti è giusto avere, è tutto più facile".
Dove crede che possa ancora migliorarsi?
"Lui come tutti i giovani cerca sempre di tenere il pallone tra i piedi, di fare un dribbling in più… se andrà a giocare in Italia dovrà imparare ad essere più efficiente, più concreto. Solamente giocando potrà arrivare a questo".
Ascolta il podcast per l'intervista completa a Carlos Dunga!
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