Torino, distanza con l'Everton per Beto: ballano oltre 10 milioni. L'alternativa è Arthur

Il direttore tecnico del Torino, Davide Vagnati, è al lavoro per rinforzare l’attacco granata nonostante le limitazioni economiche imposte dal presidente Urbano Cairo. L’obiettivo principale resta Beto, attaccante dell’Everton, per il quale Vagnati ha già strappato il sì del giocatore. Tuttavia, convincere il club inglese si sta rivelando una sfida tutt’altro che semplice. Il Torino - si legge su Tuttosport - è disposto a mettere sul piatto un’offerta di 14 milioni di euro complessivi: 3 milioni subito per il prestito e altri 11 legati a condizioni come la salvezza, un certo numero di presenze e gol del giocatore. L’Everton, però, chiede molto di più: 5 milioni immediati e un obbligo di riscatto fissato a 20 milioni, cifre che al momento rendono difficile un accordo.

Nonostante il secco no iniziale da parte degli inglesi, la trattativa prosegue anche grazie alla volontà del giocatore, che spinge per trasferirsi al Torino. Beto, infatti, non è intenzionato a restare in Premier League e spera di forzare la mano al suo club. Secondo quanto riferito ancora dal quotidiano, Vagnati, dal canto suo, potrebbe ritoccare l’offerta fino a 15-16 milioni complessivi, ma resta pronto a valutare alternative qualora l’Everton non ammorbidisse le proprie richieste.

Tra le opzioni c’è anche Arthur Cabral, attualmente al Benfica, dove il brasiliano è insoddisfatto per lo scarso minutaggio. Il suo cartellino è valutato 12 milioni, ma un affare potrebbe chiudersi intorno ai 10 con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Sullo sfondo, attenzione alla Roma, che ha sondato Beto come possibile riserva di Dovbyk e potrebbe sfruttare i rapporti con l’Everton, anch’esso sotto la proprietà dei Friedkin.