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Dopo Chiesa ecco Kean: la Fiorentina ritrova un giocatore italiano in doppia cifra
Moise Kean in doppia cifra. Col rigore trasformato all'ottavo minuto di Fiorentina-Udinese, sfida valida per la 17esima di Serie A, il centravanti della Nazionale è salito a quota dieci reti in questo campionato. E' già il suo miglior score nella nostra lega perché il centravanti classe 2000 solo nella stagione al Paris Saint-Germain ha chiuso la Ligue 1 con tredici gol. Soprattutto, Kean stasera è diventato il primo giocatore italiano a salire in doppia cifra dopo Federico Chiesa, stagione 2019/20.
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Negli scorsi giorni, così Weston McKennie si è espresso sul suo ex compagno di squadra: "Kean non mi sta sorprendendo, ci ho parlato prima dell'ultima partita di Coppa Italia. E ha tutte le carte in regola: forte, veloce, ha qualità e sa fare tutto. Aveva solo bisogno di qualcuno che credesse in lui e gli desse fiducia, minutaggio, che facesse emergere quel lato di lui. Gli ho anche detto che spero che continui a così perché lo merita. Quando era qui c'erano molte persone che dubitavano di lui e molte persone contro. Era un po' ingiusto. Solo perché è un attaccante e deve fare gol, ma è difficile farlo quando entri negli ultimi 10 minuti...".
10 - Prima di Moise #Kean (10 reti nel torneo in corso), l’ultimo giocatore italiano della Fiorentina ad avere segnato 10 gol in un campionato di #SerieA era stato Federico Chiesa nel 2019/20. Pilastro.#FiorentinaUdinese pic.twitter.com/wYxvGrgVgG
— OptaPaolo (@OptaPaolo) December 23, 2024
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Negli scorsi giorni, così Weston McKennie si è espresso sul suo ex compagno di squadra: "Kean non mi sta sorprendendo, ci ho parlato prima dell'ultima partita di Coppa Italia. E ha tutte le carte in regola: forte, veloce, ha qualità e sa fare tutto. Aveva solo bisogno di qualcuno che credesse in lui e gli desse fiducia, minutaggio, che facesse emergere quel lato di lui. Gli ho anche detto che spero che continui a così perché lo merita. Quando era qui c'erano molte persone che dubitavano di lui e molte persone contro. Era un po' ingiusto. Solo perché è un attaccante e deve fare gol, ma è difficile farlo quando entri negli ultimi 10 minuti...".
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