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Bologna, Italiano: "Pradè ha il mio numero. Non si può paragonare questa Fiorentina alla mia"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 18:30Serie A
di Dimitri Conti

Bologna, Italiano: "Pradè ha il mio numero. Non si può paragonare questa Fiorentina alla mia"

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria per 1-0 contro la Fiorentina: "Intanto ci uniamo al dolore di Raffaele (Palladino, ndr), sentite condoglianze a lui e famiglia per la perdita della mamma. Parlando della partita, nel secondo tempo abbiamo accelerato grazie a Ferguson e Odgaard, mettendo più spesso piede nella loro metà campo. Molto meglio il secondo del primo tempo, quello ha decretato la nostra vittoria. Temevamo Kean, i loro esterni e il loro entusiasmo, è sempre molto pericoloso giocarci contro. Vittoria molto importante contro una grande squadra".

Pradè le ha tirato le orecchie per l'esultanza. Lo ha incrociato?
"Interrompo e dico che ha esagerato. Nelle ultime vittorie ho preso e sono rientrato nello spogliatoio, l'ho fatto sempre e non vedo perché debba dire certe cose. Non è una mancanza di rispetto verso nessuno. Mi dispiace, quando vorrà chiarire mi chiamerà e ne parleremo. Ho vinto una partita e sono andato dentro a esultare: stop, non ho fatto altro. Mi dispiace abbia pensato a qualcosa di diverso, per me ha capito qualcosa di sbagliato. Se ha voglia di chiarire il mio numero ce l'ha...".

Aspetta la crescita di qualche altro giocatore?
"Di crescita ne ho vista tanta nell'ultimo periodo, anche da chi aveva pochi minuti o una condizione non ottimale. Stiamo crescendo e l'identità inizia a venire fuori: difensivamente stiamo lavorando in maniera importante, ci siamo concentrati sul limitare la Fiorentina e oggi lo abbiamo fatto, tranne una-due occasioni. In questo momento però sono pericolosissimi e aver concesso così poco è un merito. Abbiamo Ferguson e Dominguez che iniziano a mettere minuti... Continuiamo e non molliamo, l'obiettivo di oggi era risucchiare punti a chi sta davanti e ci siamo riusciti".

Con Ferguson si è visto un altro equilibrio.
"Sapevamo che poteva esserci una partita nel primo tempo e un'altra nel secondo. Loro sono in salute e pronti-via potevano metterci in difficoltà con l'inerzia, ma nella ripresa poteva cambiare qualcosa, ne ero sicuro. E Lewis ha giovato tantissimo: lì abbiamo vinto la partita, gli ho fatto i complimenti. Ho pensato a due-tre soluzioni, poi ho scelto la sua intelligenza e leadership".

Come sta Ndoye?
"Ha una mezza distorsione tra ginocchio e caviglia, un po' di dolore ma mi auguro nulla di particolare".


Si vede il vero Bologna di Italiano?
"Un po' più bravo sulla fase difensiva... Ci stiamo concentrando su quello, dobbiamo starci attento. Per me quando una squadra fa il ritiro con 12 giocatori e gli altri arrivano tra agosto e settembre, chiunque ha problemi. Noi li abbiamo avuti e ora pian piano cresciamo in identità e nel crederci. Con le rotazioni la squadra e l'identità rimangono tali e quali, stiamo crescendo soprattutto in consapevolezza e ottenendo qualche bel risultato".

Come ha visto la Fiorentina?
"Nel primo tempo era una gran bella Fiorentina. Ci sono tanti giocatori nuovi da quelli che avevo io, c'è poco da paragonare e confrontare. Posso parlarvi di quella attuale, che ha giocatori forti e un attaccante strepitoso. Stanno ottenendo risultati con merito: per me saranno protagonisti in quelle zone di classifica nel campionato. Nel primo tempo sono rimasto davvero impressionato... Noi dobbiamo risucchiare punti, senza mollare. Abbiamo Torino e Verona prima di Natale, dobbiamo spingere forte".

Dominguez ha detto di averla vista un po' diversa in questa settimana di avvicinamento alla Fiorentina.
"Non so cosa ho fatto vedere o intravedere, chiaro che giocavo contro il recente passato, contro ragazzi fantastici che mi hanno regalato 3 anni straordinari, pur con qualche delusione che rimarrà nei ricordi. Un po' di emozione c'era, anche perché era una partita importante per avvicinarci là davanti. Dominguez sta iniziando, dopo un periodo iniziale molto difficoltoso, a sorridere di più ed essere partecipe, a capire bene cosa gli chiedo, sia a destra che a sinistra si applica in maniera strepitosa nelle due fasi. Sono contento per lui: grande assist oggi, tra sacrificio e qualità. Non deve mollare: ho sempre timore che i giovani dopo un cross fatto bene iniziano ad impettirsi, abbbassare la guardia e non andare forte in allenamento. Ha la testa ben attaccata, però".

Si aspettava una partenza del genere dalla Fiorentina? Questa squadra è più forte della sua?
"Hanno avuto il merito di reagire alle prime difficoltà e le 8 vittorie consecutive sono qualcosa di fantastico: questo significa avere dei valori. Però non si può paragonare il mio percorso a quello di quest'anno. Da avversario posso vedere una squadra di grande livello, i nuovi non li ho allenati ma oggi ho visto che sono forti. Se questa è la Fiorentina può rimanere in alto".