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La Fiorentina travolge con un netto 7-0 il LASK, serata di festa viola al Franchi
Netto successo della Fiorentina, battuto 7-0 il LASK nel match valevole per il 5° turno di Conference League.
La Fiorentina dilaga già nel primo tempo - Prima di iniziare con il calcio giocato, un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’incidente occorso alla stazione di rifornimento di Calenzano lunedì scorso, con anche striscione e coro dedicato della Curva Fiesole, che scrive: “Andare a lavoro un diritto, tornare a casa un dovere! Basta morti sul lavoro!”. Spazio al campo e dopo 94 secondi la Fiorentina avrebbe già segnato con Kean, ma il VAR segnala all’arbitro ungherese Berke un controllo con la mano dell’attaccante e annulla il potenziale vantaggio lampo. Questione di (poco) tempo, però: dopo una prova generale con Ikone, ecco l’1-0 con firma Sottil. Abile Parisi a tenere in vita un cross molto profondo di Kayode, il numero 7 in bello stile insacca. Ringraziato Martinelli per aver evitato il peggio su una leggerezza difensiva di Kayode, la Fiorentina riprende ad attaccare. E la ricompensa, traducibile in raddoppio, arriva a metà ripresa con Ikone che si conferma uomo di Conference e, dopo una bella azione di Kouame che ha saltato anche il portiere Jungwirth, insacca il 2-0 a porta vuota. Il LASK oppone ben poca resistenza e prima dell’intervallo capitola ancora: Richardson usa i centimetri d’altezza di cui dispone e corregge di testa la punizione di Sottil, segnando il 3-0 con il suo primo gol da giocatore della Fiorentina. Ci sarebbe spazio pure per il poker, ma Kean fa tutto bene fino alla conclusione, che pizzica la traversa e si perde alta. Tutto facile comunque per Palladino e i suoi, sopra di tre gol all’intervallo.
Arrivano altri tre gol, crollo LASK - Conclusa la prima frazione di gioco con il triplice vantaggio in tasca, Palladino comincia a ragionare in ottica Bologna e inizia la gestione delle forze. Al rientro dagli spogliatoi, per esempio, manca Ranieri e al suo posto c’è Moreno, poco dopo tirano il fiato anche Kean e Sottil in un’ideale staffetta con Gudmundsson e Beltran. Per il numero 7 però, prima di uscire, c’è tempo per firmare la propria doppietta personale e incasellare il 4-0 sul tabellone, appena prima dell’ora di gioco. E non è finita lì: a metà ripresa arriva anche la cinquina, realizza Mandragora su suggerimento del fresco entrato Gudmundsson. C’è tempo per altri gol, però, e questi arrivano: a poco meno di dieci dal novantesimo Colpani procura l’autogol di Stojkovic, qualche giro d’orologio più tardi Beltran conquista un rigore, che Gudmundsson trasforma nel 7-0. La girandola dei gol termina lì, la partita finisce in festa.
Rivivi Fiorentina-LASK con TMW
La Fiorentina dilaga già nel primo tempo - Prima di iniziare con il calcio giocato, un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’incidente occorso alla stazione di rifornimento di Calenzano lunedì scorso, con anche striscione e coro dedicato della Curva Fiesole, che scrive: “Andare a lavoro un diritto, tornare a casa un dovere! Basta morti sul lavoro!”. Spazio al campo e dopo 94 secondi la Fiorentina avrebbe già segnato con Kean, ma il VAR segnala all’arbitro ungherese Berke un controllo con la mano dell’attaccante e annulla il potenziale vantaggio lampo. Questione di (poco) tempo, però: dopo una prova generale con Ikone, ecco l’1-0 con firma Sottil. Abile Parisi a tenere in vita un cross molto profondo di Kayode, il numero 7 in bello stile insacca. Ringraziato Martinelli per aver evitato il peggio su una leggerezza difensiva di Kayode, la Fiorentina riprende ad attaccare. E la ricompensa, traducibile in raddoppio, arriva a metà ripresa con Ikone che si conferma uomo di Conference e, dopo una bella azione di Kouame che ha saltato anche il portiere Jungwirth, insacca il 2-0 a porta vuota. Il LASK oppone ben poca resistenza e prima dell’intervallo capitola ancora: Richardson usa i centimetri d’altezza di cui dispone e corregge di testa la punizione di Sottil, segnando il 3-0 con il suo primo gol da giocatore della Fiorentina. Ci sarebbe spazio pure per il poker, ma Kean fa tutto bene fino alla conclusione, che pizzica la traversa e si perde alta. Tutto facile comunque per Palladino e i suoi, sopra di tre gol all’intervallo.
Arrivano altri tre gol, crollo LASK - Conclusa la prima frazione di gioco con il triplice vantaggio in tasca, Palladino comincia a ragionare in ottica Bologna e inizia la gestione delle forze. Al rientro dagli spogliatoi, per esempio, manca Ranieri e al suo posto c’è Moreno, poco dopo tirano il fiato anche Kean e Sottil in un’ideale staffetta con Gudmundsson e Beltran. Per il numero 7 però, prima di uscire, c’è tempo per firmare la propria doppietta personale e incasellare il 4-0 sul tabellone, appena prima dell’ora di gioco. E non è finita lì: a metà ripresa arriva anche la cinquina, realizza Mandragora su suggerimento del fresco entrato Gudmundsson. C’è tempo per altri gol, però, e questi arrivano: a poco meno di dieci dal novantesimo Colpani procura l’autogol di Stojkovic, qualche giro d’orologio più tardi Beltran conquista un rigore, che Gudmundsson trasforma nel 7-0. La girandola dei gol termina lì, la partita finisce in festa.
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