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Galli: "Mi sono ricreduto sul Milan. La Fiorentina ha un grandissimo portiere"
"È un campionato indecifrabile. Non ho memoria di un campionato come questo, con una squadra in testa ma subito dietro tanti concorrenti così agguerrite. Se una vince, le altre rispondono. Credo si sia acquisita quella mentalità di non pensare a quello che sta succedendo sugli altri campi. È un bel campionato, mi piace, è avvincente, ci sono delle conferme con squadre partite in sordina, che ora invece stanno dando continuità di risultati. Decisamente un bel campionato". Così Giovanni Galli, ex portiere di Napoli, Milan e Fiorentina e campione del mondo '82, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, su un campionato mai così equilibrato.
Eccezione Milan-Juve: "Se doveva essere uno spot per il nostro calcio, è riuscito veramente male. È stata una bruttissima partita, noiosa, senza squilli. Nessuna delle due voleva perdere, ma la sensazione è che nessuna delle due volesse quasi vincere nella paura di poter concedere qualcosa all'avversario. Fonseca sta inseguendo un'idea di quello che potrà essere la squadra, fa scelte forti, a volte incomprensibili. Dall'altra parte la vera Juve di Motta non l'abbiamo vista. È ancora in fase di studio. Quel gioco che pensavamo potesse dare Motta con la sua filosofia di calcio o intravediamo, ma è ancora molto scolastico".
Il Milan non cambia marcia, chi ha le maggiori responsabilità? "All'inizio del campionato, pensavo che il Milan potesse competere per lo scudetto. Cammin facendo, mi sono dovuto ricredere per un insieme di fattori. Ci sono state troppe cose che abbiamo visto sul campo e letto sui giornali che rendono il Milan una società a 360 gradi. Devono uscire da questa situazione, non so come, sennò il Milan rischia un campionato anonimo. Vedo uno scollamento generale".
Sul Napoli capolista: "Il Napoli è una squadra concreta, ha una rosa molto valida. L'anno scorso è inciampato su un gradino ed è caduto, forse tanti giocatori hanno subìto il fascino dello scudetto sul petto e della Champions. Quest'anno il Napoli ha fatto una bella campagna acquisti e non ha le coppe. Gasperini dice che giocare le coppe è un vantaggio perché arricchisce la squadra, ma bisogna considerare che lui allena l'Atalanta da otto anni, ormai la squadra ha assimilato tutto. Conte doveva ripartire e aveva la necessità di stare tutti i giorni a preparare una partita".
Quanto in alto può arrivare la Fiorentina? "Dopo le due vittorie di misura contro Genoa e Torino, dissi che questa squadra mi ricordava quella dell'82. Perché l'1-0 ti dà forza e convinzione che non è equivalente a un 5-0 o un 6-0. Questa Fiorentina ha grande concretezza, ha un grandissimo portiere che si è ripresentato sul palcoscenico europeo e mondiale alla grande, prende pochi gol, alla prima occasione va in vantaggio e gestisce benissimo. Sognare non costa niente, le ambizioni devono esserci. Arrivare tra le prime quattro equivale a vincere lo scudetto".
Eccezione Milan-Juve: "Se doveva essere uno spot per il nostro calcio, è riuscito veramente male. È stata una bruttissima partita, noiosa, senza squilli. Nessuna delle due voleva perdere, ma la sensazione è che nessuna delle due volesse quasi vincere nella paura di poter concedere qualcosa all'avversario. Fonseca sta inseguendo un'idea di quello che potrà essere la squadra, fa scelte forti, a volte incomprensibili. Dall'altra parte la vera Juve di Motta non l'abbiamo vista. È ancora in fase di studio. Quel gioco che pensavamo potesse dare Motta con la sua filosofia di calcio o intravediamo, ma è ancora molto scolastico".
Il Milan non cambia marcia, chi ha le maggiori responsabilità? "All'inizio del campionato, pensavo che il Milan potesse competere per lo scudetto. Cammin facendo, mi sono dovuto ricredere per un insieme di fattori. Ci sono state troppe cose che abbiamo visto sul campo e letto sui giornali che rendono il Milan una società a 360 gradi. Devono uscire da questa situazione, non so come, sennò il Milan rischia un campionato anonimo. Vedo uno scollamento generale".
Sul Napoli capolista: "Il Napoli è una squadra concreta, ha una rosa molto valida. L'anno scorso è inciampato su un gradino ed è caduto, forse tanti giocatori hanno subìto il fascino dello scudetto sul petto e della Champions. Quest'anno il Napoli ha fatto una bella campagna acquisti e non ha le coppe. Gasperini dice che giocare le coppe è un vantaggio perché arricchisce la squadra, ma bisogna considerare che lui allena l'Atalanta da otto anni, ormai la squadra ha assimilato tutto. Conte doveva ripartire e aveva la necessità di stare tutti i giorni a preparare una partita".
Quanto in alto può arrivare la Fiorentina? "Dopo le due vittorie di misura contro Genoa e Torino, dissi che questa squadra mi ricordava quella dell'82. Perché l'1-0 ti dà forza e convinzione che non è equivalente a un 5-0 o un 6-0. Questa Fiorentina ha grande concretezza, ha un grandissimo portiere che si è ripresentato sul palcoscenico europeo e mondiale alla grande, prende pochi gol, alla prima occasione va in vantaggio e gestisce benissimo. Sognare non costa niente, le ambizioni devono esserci. Arrivare tra le prime quattro equivale a vincere lo scudetto".
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