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Scudetto? Non si dice (ma forse si pensa): le ambizioni di Gasperini e Palladino
Sognare, ma con giudizio; ambizione, ma mai presunzione. Questo è il mantra che accomuna Atalanta e Fiorentina, nelle figure dei loro allenatori ovvero Gian Piero Gasperini e Raffaele Palladino. Nerazzurri e viola sono tra le formazioni che hanno più impressionato in questo inizio di stagione, sia per risultati - sono entrambe a 1 punto dal Napoli capolista - e prestazioni. Può essere l'anno giusto per sognare lo scudetto? Una parola che i due tecnici non vogliono pronunciare, pur non ponendosi troppi limiti in un'annata che può regalare grandi soddisfazioni.
Le parole di Gasperini e Palladino
"Non abbiamo tanti pensieri. Giochiamo un po’ come i ragazzini, abbastanza liberi, cerchiamo di ottenere il massimo: non so il futuro, ma siamo molto soddisfatti di quello che stiamo facendo e cerchiamo di andare avanti il più possibile". Gasperini dunque, come capita spesso al termine delle partite, non parla apertamente dello scudetto ma conferma che la sua Dea punta in alto.
Discorso simile da parte di Palladino: "Mi piace la convinzione dei miei ragazzi, sono ambiziosi. Ma bisogna guardare la realtà: non è facile rimanere lassù. Dipende tanto da noi: adesso ci affronteranno tutti per batterci, siamo in alto e diamo fastidio. Non ci siamo dati degli obiettivi. Firenze è una piazza molto ambiziosa come la società: dobbiamo cavalcare l’entusiasmo".
Le parole di Gasperini e Palladino
"Non abbiamo tanti pensieri. Giochiamo un po’ come i ragazzini, abbastanza liberi, cerchiamo di ottenere il massimo: non so il futuro, ma siamo molto soddisfatti di quello che stiamo facendo e cerchiamo di andare avanti il più possibile". Gasperini dunque, come capita spesso al termine delle partite, non parla apertamente dello scudetto ma conferma che la sua Dea punta in alto.
Discorso simile da parte di Palladino: "Mi piace la convinzione dei miei ragazzi, sono ambiziosi. Ma bisogna guardare la realtà: non è facile rimanere lassù. Dipende tanto da noi: adesso ci affronteranno tutti per batterci, siamo in alto e diamo fastidio. Non ci siamo dati degli obiettivi. Firenze è una piazza molto ambiziosa come la società: dobbiamo cavalcare l’entusiasmo".
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