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Germania, Gosens si toglie un peso: "Sono felice, alla Fiorentina sta andando bene"
"Per me la Nazionale è e sempre sarà la cosa più bella che si possa ottenere come atleta a livello individuale". Parola di Robin Gosens, che è tornato nel giro della Germania a ottobre e poi è stato confermato proprio per gli impegni di novembre previsti in questi giorni. L'esterno sinistro della Fiorentina, infatti, oggi dovrà vedersela contro la Bosnia Erzegovina nella quinta giornata della Lega A, gruppo 3, di Nations League.
Tornare a indossare la maglia resta una sensazione unica per l'ex Inter: "Questo non cambierà mai. Quando sei stato a lungo parte del gruppo e speri che il trasferimento in Germania ti dia maggiore visibilità, pensi che le tue possibilità di salire sul treno per l’Europeo aumenteranno. La cosa positiva del calcio è che, dopo l’Europeo, arriva la Coppa del Mondo, e sono ancora più felice di potermi mostrare di nuovo con le mie prestazioni. Il mio obiettivo ora è rimanere il più a lungo possibile e realizzare il mio grande sogno di partecipare al Mondiale del 2026".
Ma il suo ruolo in Nazionale è chiaro: "Mi vedo chiaramente come uno ‘sfidante’, non sono un giocatore di riferimento. Conosco la maggior parte dei ragazzi e ho un buon rapporto con tutti, anche se sono stato fuori per un anno. Ora devo dimostrarmi e voglio conquistarmi un posto fisso". E allora sul perché allora il ct Nagelsmann l'abbia chiamato risponde così: "Forse è solo una logica conseguenza del fatto che ora le cose stanno andando un po' meglio per me e per la Fiorentina, perché sono felice. Sono felice di portarla con me e di vedere come un'assoluta ricompensa il fatto di poter essere di nuovo qui adesso".
Tornare a indossare la maglia resta una sensazione unica per l'ex Inter: "Questo non cambierà mai. Quando sei stato a lungo parte del gruppo e speri che il trasferimento in Germania ti dia maggiore visibilità, pensi che le tue possibilità di salire sul treno per l’Europeo aumenteranno. La cosa positiva del calcio è che, dopo l’Europeo, arriva la Coppa del Mondo, e sono ancora più felice di potermi mostrare di nuovo con le mie prestazioni. Il mio obiettivo ora è rimanere il più a lungo possibile e realizzare il mio grande sogno di partecipare al Mondiale del 2026".
Ma il suo ruolo in Nazionale è chiaro: "Mi vedo chiaramente come uno ‘sfidante’, non sono un giocatore di riferimento. Conosco la maggior parte dei ragazzi e ho un buon rapporto con tutti, anche se sono stato fuori per un anno. Ora devo dimostrarmi e voglio conquistarmi un posto fisso". E allora sul perché allora il ct Nagelsmann l'abbia chiamato risponde così: "Forse è solo una logica conseguenza del fatto che ora le cose stanno andando un po' meglio per me e per la Fiorentina, perché sono felice. Sono felice di portarla con me e di vedere come un'assoluta ricompensa il fatto di poter essere di nuovo qui adesso".
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