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Fiorentina, in settimana il verdetto su Gudmundsson: sentenza prevista per giovedì
Sarà una settimana decisiva per Albert Gudmundsson. A segno contro il Milan, l'attaccante islandese della Fiorentina è già diventato centrale nel progetto tecnico di Raffaele Palladino, come prevedibile. Sin dal suo arrivo, però, uno dei temi è stato legato al processo di cui è oggetto in Islanda per presunta "cattiva condotta sessuale", riaperto nei mesi scorsi.
La data della sentenza. Gudmundsson, come noto, è stato presente in tribunale a Reykjavik nella precedente pausa per le nazionali, tra il 12 e il 13 settembre. Adesso, i tempi sono maturi per una sentenza, prevista nei prossimi giorni. In particolare, secondo quanto riferito da FirenzeViola, la sentenza dovrebbe essere emessa giovedì 10 ottobre nel primo pomeriggio italiano: nello specifico, verso le 12.45 islandesi, le 14.45 italiane.
Inutile sottolineare quanto a Firenze si attenda con ansia l'esito del processo. Le ultime indiscrezioni dall'Islanda raccontavano della possibilità che la questione si potesse chiudere, e in ogni caso un'eventuale condanna non porterebbe automaticamente all'allontanamento dal campo del giocatore: l'assoluzione - che peraltro ribadirebbe il verdetto emesso in primo grado - darebbe a tutti, a partire dal diretto interessato, maggiore tranquillità per il futuro.
La data della sentenza. Gudmundsson, come noto, è stato presente in tribunale a Reykjavik nella precedente pausa per le nazionali, tra il 12 e il 13 settembre. Adesso, i tempi sono maturi per una sentenza, prevista nei prossimi giorni. In particolare, secondo quanto riferito da FirenzeViola, la sentenza dovrebbe essere emessa giovedì 10 ottobre nel primo pomeriggio italiano: nello specifico, verso le 12.45 islandesi, le 14.45 italiane.
Inutile sottolineare quanto a Firenze si attenda con ansia l'esito del processo. Le ultime indiscrezioni dall'Islanda raccontavano della possibilità che la questione si potesse chiudere, e in ogni caso un'eventuale condanna non porterebbe automaticamente all'allontanamento dal campo del giocatore: l'assoluzione - che peraltro ribadirebbe il verdetto emesso in primo grado - darebbe a tutti, a partire dal diretto interessato, maggiore tranquillità per il futuro.
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